Di Ciro Alessandro Sacco e Flavio Faini

SI REPLICA IL SUCCESSO DEL 2021

Gardacon, manifestazione che si svolge al centro fiere di Montichiari (BS), è una evento che appartiene alla ‘famiglia’ di eventi pop culture organizzati dalla stessa squadra che ha creato (ad esempio) Modena Nerd e Bologna Nerd. La fiera ha preso vita nel 2019 e ha saltato, ovviamente, l’edizione del 2020 per poi tornare con grande successo lo scorso anno (vedi GARDACON 2021: REPORTAGE) con un pubblico dichiarato di 17mila persone. Un risultato molto valido per una manifestazione di seconda fascia ma che molti, compresi chi scrive, pensavano fosse ‘drogato’ dalla mancanza di fiere dello scorso anno che aveva quindi generato un’affluenza ‘sproporzionata’. Invece anche il 2022 ha visto lunghe, lunghissime code per entrare sia sabato sia domenica, anche se come lo scorso anno dopo le ore 13 la folla era stata smaltita. I padiglioni erano quindi affollati e tali sono rimasti, a prova parrebbe di un successo solido e che potrebbe ancora crescere con un programma più curato e una maggiore attenzione ad ambiti come fumetto e gioco.

GLI ESPOSITORI DELLA FIERA

Come nel 2021, la stragrande maggioranza degli espositori era composta da rivenditori (negozi e siti internet) con la presenza di qualche ‘artigliano’ che vendeva opere in legno e perfino magliette bootleg. La presenza degli editori era davvero minimale, si potevano contare sulle dita di una mano, e con spazi modesti. Le categorie merceologiche più diffuse erano i giocattoli Funko (spesso in offerta), DVD e Blu Ray (anche loro spesso in offerta), gadget, manga giapponesi (in netta prevalenza)e supereroi. Non mancava qualche ardito espositore di fumetti di antiquariato che sembrava purtroppo un po’ fuori posto in una fiera pop culture come questa e abbiamo contato addirittura due costruttori di ‘spade laser’. Commercio a parte, la fiera ospitava anche spazi per alcune associazioni di fan di fantascienza, associazioni ludiche, appassionati di Lego (con un’area davvero colossale) e altri gruppi incaricato di intrattenere il pubblico. Uno spazio fieristico quindi affollato e colorato ma, dobbiamo dirlo, non di particolare interesse – chi visita manifestazioni di questo tipo sa che tendano a somigliarsi un po’ tutte.

LE AREE TEMATICHE

Naturalmente Gardacon non è stata solo espositori: si potevano notare la summenzionata, enorme area dedicata ai Lego (segno di grande interesse del pubblico) con alcune costruzioni davvero originali come gli aspirapolvere Folletto e il palazzo del comune di Brescia con apparentemente perfino un MiniSindaco (!), uno spazio abbastanza ampio dedicato al gioco da tavolo con tre associazioni (una delle quali proveniente addirittura dal Veneto), l’area autoproduzione di Angelo Porazzi con i creatori del gioco di ruolo Arcana Familia (reduce da un riuscito progetto kickstarter), una grande area dedicata ai videogiochi vecchi (talvolta molto vecchi e nuovi) che ospitava anche Retroedicola (il sito che rachivia le riviste storiche di videogiochi e non solo) con alcuni interessanti saggi sulla storia del videogioco e molte ‘macchine’ vintage o supervintage, i palchi dove gli ospiti incontravano il loro pubblico (qualche volta c’era il tutto esaurito, qualche volta un po’ meno), una buona Artist’s Alley con autori di un certo livello come Francesco Barbieri che firmava il manifesto dell’edizione 2022 e la possivbilitòà di incontrare perfino qualche autore di giochi (purtroppo non valorizzato dagli organizzatori) come Roberto Grassi, creatore di Levity e altri giochi di ruolo con regole minimali e grande spazio alla narrazione. Veramente ammirevole la grande pulizia della fiera, peccato però che ancora una volta ci tocchi segnalare che Gardacon non ricicla i rifiuti…

IL GIOCO HOBBISTICO A GARDACON

Sul piano del gioco hobbistico Gardacon ha fatto qualche timidissimo passo avanti, ma si tratta ancora di un evento davvero poco appetibile per chi ama il gioco e i giochi, iperboli come “paradiso del gioco da tavolo” usate dalla promozione sono davvero fuori della realtà. A parte la importante are dedicata al gioco da tavolo per le consuete partite libere o con tutor di giochi – in genere della categoria ‘per tutti’ come legittimo e saggio aspettarsi in tali occasioni – vi era un solo espositore che producesse giochi da tavolo (con uno stand molto, molto modesto) e l’area autoproduzione di Angelo Porazzi, sempre meritoria anche se ogni tanto con ospiti bizzarri come una suonatrice d’arpa. In questo nulla di diverso dallo scorso anno. E’ il programma ad aver dato qualche segno di incoraggiamento perché tra gli eventi si potevano notare “Lanciare un GDR su Kickstarter” e “Come diventare autore di GDR” entrambi curati da un espositore che si occupa (anche) di questi progetti sia in proprio che come consulente. Si tratta di segni davvero minimali: due soli incontri a tema gioco hobbistico nel mare magnum di incontri con doppiatori, influencer, fan club, cosplayer e (raramente) autori di fumetti è davvero poco. Gli organizzatori, ammesso abbiano interesse in questo ambito, e le associazioni collaboratrici, ammesso abbiano la competenza e la volontà, hanno ancora molto lavoro da fare.