E’ un periodo di grandi manovre nel settore del gioco e del giocattolo statunitense ed europeo, soprattutto dopo la decisione della catena Toys ‘R Us di chiudere tutte le sue attività negli Stati Uniti e in Canada sotto il peso di un carico debitorio insostenibile per svariate cause, non ultima la concorrenza sempre più feroce di Amazon. Mentre un produttore di giocattoli canadese ha creato un gruppo di investimento con una proposta a Toys ‘R Us che rilevi le attività del Grande Nord, sempre Bloomberg scrive che proprio Amazon potrebbe essere interessata ad acquisire alcune delle sedi dei negozi destinati alla chiusura: non si tratta del desiderio di acquisire il marchio della catena né di continuare l’attività di vendita di giochi e giocattoli, ma di ampliare la rete di vendita al dettaglio dopo l’acquisizione della catena Whole Earth Foods. Lo spazio ‘creatosi’ con la fine della catena sembra invece avere attirato l’attenzione di altri investitori, uno di questi in particolare sta valutando l’ipotesi di riesumare il marchio della catena KB Toys: chiusa per bancarotta nel 2009 e per un certo periodo un semplice marchio posseduto (ironicamente) proprio da Toys ‘R Us, è stata per decenni un grande punto di riferimento nella vendita di giochi, giocattoli e videogiochi negli Stati Uniti con un picco di oltre millequattrocento negozi. L’attuale detentore del marchio, scrive sempre Bloomberg, sta esaminando la possibilità di aprire una serie di negozi temporanei durante la stagione natalizia (si parla addirittura di un migliaio di punti vendita) in centri commerciali e altre grandi superfici.

Di maggiore interesse per il mondo del gioco specializzato è invece la voce, diffusa dal sito finanziario francese Boursedirect, che il fondo d’investimento Eurazeo sta valutando la possibile vendita del gruppo Asmodee, un colosso che grazie ad espansioni e acquisizioni ha raggiunto nel 2017 un giro d’affari di oltre quattrocentoquaranta milioni di euro. Data la dimensione del gruppo Asmodee, non è semplice pensare a un potenziale acquirente ma Boursedirect cita un articolo di Bloomberg (che però non abbiamo trovato) in cui si accenna a contatti con il gruppo Hasbro.