L’azienda

La Games Workshop, fondata nel 1975, è ormai la più longeva azienda del settore hobbistico ancora in attività ed è una grande multinazionale del gioco soprattutto celebre per i giochi di miniature Warhammer Fantasy e Warhammer 40.000 (titolo science fantasy ambientato in distopico e sinistro 40° millennio). Nella sua pluridecennale storia, tuttavia, Games Workshop ha prodotto anche giochi di ruolo, giochi da tavolo, miniature per giochi di ruolo fantasy (col marchio Citadel), periodici, numerosi altri giochi di miniature meno commercialmente riusciti (ad esempio il longevo Blood Bowl) e molto altro oltre ad aprire una catena di negozi, il primo nel 1978, che oggi conta centinaia di sedi in Nord America, Europa, Asia e Oceania. Oltre ai giochi di miniature la società ha collaborato in passato con altri produttori (ad esempio MB con i due giochi HeroQuest e StarQuest che sfruttavano proprio gli universi dei due giochi Warhammer) e concesso licenze di sfruttamento delle sue proprietà intellettuali in altri ambiti (ad esempio una lunga relazione con Fantasy Flight Games per i giochi da tavolo, principe tra tutti Talisman). Infine, Games Workshop ha una popolare etichetta, Black Library, che pubblica numerosi romanzi ambientati nei suoi universi di gioco. La filiale italiana della società ha aperto nel 1996.

I risultati del semestre

L’azienda ha comunicato con grande soddisfazione che nel semestre conclusosi il 2 dicembre il gruppo ha registrato vendite per oltre centoventi milioni di sterline (si tratta però di una ‘stima preliminare’) e un profitto di oltre quaranta milioni di sterline, con la decisione quindi di distribuire un dividendo di trenta centesimi ad azione da pagarsi a gennaio 2019. Il commento è stato che “these results show the Warhammer Hobby is in great shape in our core markets”, risultati arrivati dopo il cambio dell’amministratore delegato che ha portato a una nuova politica in molti ambiti (sia nelle licenze che nella scelta di ritornare in settori abbandonati quasi del tutto, come il gioco da tavolo) e la inevitabile uscita di nuove versioni dei due giochi bandiera.