Forse non tutti sanno che Lucca Crea è la società del comune di Lucca che organizza Lucca Comics & Games e si è anche assunta (dopo la fusione tra Lucca Comics & Games srl e Lucca Fiere & Congressi srl di cui abbiamo scritto più volte) la onerosa gestione del polo fieristico della città. Archiviata la breve polemica in merito al ritorno di Emanuele Vietina come direttore a pieno titolo, in città è esplosa una nuova polemica in merito alla mancata riconferma del presidente Francesco Caredio (decaduto dalla carica unitamente al vecchio consiglio di amministrazione). Secondo quanto scrive l’edizione lucchese de Il Tirreno, Caredio sarebbe stato informato dai vertici del comune che non sarebbe stato riconfermato ancora una volta alla guida della società (“un mese fa mi sono recato dal sindaco per altri motivi e in quell’occasione mi fu spiegato che non c’era l’intenzione di confermarmi”) ma lui si sarebbe comunque ricandidato partecipando al bando per il nuovo presidente insieme a una ventina di altri candidati, evidentemente senza successo. La Gazzetta di Lucca intervista proprio Caredio e scrive che Mario Pardini dovrebbe entrare in carica come nuovo presidente di Lucca Crea insieme ad altri due consiglieri di amministrazione: Pardini è stato ideatore e responsabile dell’area Movies della fiera ed è anche il fondatore della società di produzione cinematografica ‘indipendente’ Encom21. Lo Schermo scrive però che la scelta di Caredio avrebbe irritato profondamente l’amministrazione comunale che l’accusa di aver offerto “spazio a ingerenze improprie e a un’inconsistente polemica politica”. Caredio era stato inizialmente nominato da un’amministrazione di centrodestra (anche su tale nomina non mancano accuse  come sempre riporta La Gazzetta di Lucca che pubblica una lettera molto critica di un ex funzionario) ma era stato confermato due volte da un’amministrazione di centrosinistra. La motivazione ufficiale della mancata conferma sarebbe la decisione di non concedere più di due proroghe nelle cariche di aziende pubbliche. Anche Renato Genovese, cofondatore (non inventore unico) di Lucca Games ha comunque colto l’occasione per dire la sua con un’altra lettera aperta pubblicata anche da Lo Schermo.

Lucca Crea è stata comunque investita da polemiche politiche anche sul piano dei bilanci. Durante un’audizione alla commissione partecipate del comune di Lucca dei vertici della società (Vietina, Caredio e il consigliere Terigi – questi due uscenti) il consigliere del M5S Bindocci ha espresso aspre critiche, secondo quanto scrive Lucca In Diretta, affermando “una società del Comune, Crea, che produce un evento di rilevanza nazionale e che ha mostrato grande dinamicità, che viene dal Comune e bussa cassa”, esprimendo auspici che sembrano essere bene al di là delle competenze di una società fieristica (“deve essere Crea che porta al Comune (…) servizi alle scuole, ai bambini, a partire dal museo fino alla ludoteca, a scuole di fumetto eccetera”) per poi passare a una (certamente meritevole) volontà di maggiore trasparenza nei conti di Lucca Crea (“ci sono problemi sul costo del lavoro secondo noi gestiti male,  e secondo noi alcune spese reiterate e su alcuni fornitori meritano chiarimenti”). Non è mancato neanche un commento sul ‘nuovo’ direttore generale con Bindocci che avrebbe dichiarato che “il fatto del direttore che prima va e poi torna, non vorremmo che creasse un limite di personalizzazione della società su un dirigente sebbene di indubbie capacità”. Non poteva mancare, come riporta sempre Lucca in Diretta, una replica della società che per bocca del consigliere (uscente) Terigi allude a una possibile incompetenza del consigliere Bindocci (“è comprensibile che il bilancio di un’azienda non sia immediatamente intelligibile da tutti”) e su una scarsa informazione dello stesso (Lucca Crea “versa svariate centinaia di migliaia di euro per molte voci che forse alcuni consiglieri comunali ignorano”).

In effetti tuttavia anche il preciso e puntiglioso Terigi ha ammesso durante l’udienza della commissione consiliare che il bilancio di Lucca Crea avrebbe segnato un passivo di 86mila euro se non “grazie ad una componente straordinaria di euro 220 mila euro” che ha permesso invece un attivo di 114mila euroI problemi di Lucca Crea, scrive ancora Lucca in Diretta, nascono in primis da una manifestazione che, almeno per ora, rappresenta “il 90-95 per cento dell’attività” ma che dura cinque giorni a fronte di oneri significativi dovuti alle spese per il personale fisso (dodici dipendenti a tempo indeterminato per una spesa di oltre 400mila euro annui), il balzo di 200mila euro del costo per i collaboratori temporanei dopo l’abolizione dei voucher, i costi del mantenimento di un polo fieristico ancora pressoché inutilizzato per il quale Collezionando (mostra mercato dedicata al fumetto) sembra essere la sola novità positiva (“evento nato piccolo ma che sta crescendo”) e quindi si avverte la fortissima necessità di nuove iniziative (“per ammortizzare al meglio la gestione del Polo Fiere servirebbero cinque manifestazioni come Collezionando che portino un delta positivo di 40mila euro”). In ogni caso, tutti i presenti hanno sottolineato che Lucca Crea è una società pubblica sana: Lucca Comics & Games muove un indotto calcolato da alcuni in ottanta milioni di euro, gli incassi della fiera sono “cresciuti di circa il 20-22 per cento per Lucca Comics and Games, ovvero di circa 400mila euro a fronte di 2,2 milioni di euro di ricavi” e infine “la società non ha debiti e la proprietà di un immobile totalmente pagato e una liquidità importante”.