Si è conclusa domenica la nuova edizione di Play – Festival del Gioco e gli organizzatori annunciano un grande successo con numeri notevoli:Il Festival del Gioco torna ai numeri pre-pandemia, con 40mila presenze: un aumento del 70% rispetto all’edizione dello scorso anno” e parlano di “rivincita”. I numeri sembrano essere davvero all’altezza di quest’affermazione visto che si parla di “24mila metri quadri di superficie espositiva – ottomila in più rispetto allo scorso anno – oltre 150 espositori (+5%), sforato il tetto dei 700 eventi in tre giorni, 70 classi in visita e” appunto “40mila presenze”. Naturalmente questi numeri non sono indipendentemente verificabili: le nostre fonti parlano però di un venerdì decisamente poco affollato (qualcuno è arrivato a definirlo “vuoto”) e… caldissimo visto che i condizionatori sono stati accesi solo da sabato, sola giornata in cui noi siamo stati presenti. La giornata di sabato ci è parsa decisamente piena, con tavoli dimostrativi sempre pieni o quasi e molte persone a girare per gli stand ma senza mai mettere a repentaglio la vivibilità dell’evento. Anche per domenica si parla sempre di un grande afflusso di pubblico e una temperatura analogamente molto alta che ha reso l’atmosfera della fiera davvero calda.

IMPRESSIONI DELLA FIERA

Girando per i padiglioni della Fiera di Modena abbiamo avuto la percezione che ben pochi giochi da tavolo siano stati portati in fiera come novità o addirittura come ‘anteprime’ (complici anche le difficoltà di produzione in Cina – sede privilegiata di questo tipo di operazioni – causa Covid e non solo), anche se naturalmente questi titoli non sono mancati: ad esempio Manicomix Distribuzione aveva già in vendita il Monopoli Dungeons & Dragons e il Cluedo Dungeons & Dragons anche se l’uscita ‘ufficiale’ fissata dallo stesso distributore – esclusivista di Winning Moves – è il 7 giugno. Decisamente più abbondante invece il numero di uscite di giochi di ruolo e librogame, complice probabilmente la ‘semplicità’ di realizzare fisicamente un manuale di gioco rispetto a un gioco da tavolo. Un altro aspetto che abbiamo notato è che si registra un forte aumento dei prezzi al pubblico, sia da editori grandi che da editori medio/piccoli (un esempio: Talisman Harry Potter a settanta euro), complice (anche) il grande aumento dei costi di ogni genere (materie prime, trasporti, personale, etc) che si riflette inevitabilmente su produzioni che comunque restano di nicchia rispetto alla grande tiratura dei giochi ‘per tutti’ editi da produttori che possono usare la loro dimensione per ottenere condizioni migliori. I giochi da tavolo sono indubbiamente la categoria meglio rappresentata, di gran lunga, a Play ma i giochi di ruolo hanno occupato uno spazio decisamente ampio con importanti presenze di giochi di miniature, giochi di simulazione (con un’area con appassionati ormai dai capelli argentati ma comunque determinatissimi a promuovere il loro hobby) e anche una presenza significativa – anche se relativamente modesta – dei giochi di carte collezionabili, dei giochi per bambini e dei giochi ‘poveri‘. Un pluralismo davvero notevole che permette di affacciarsi a ogni genere di gioco, sempre che si trovi un tavolo libero!

I NOSTRI INCONTRI

Nella giornata di sabato abbiamo avuto l’opportunità di organizzare due incontri (o seminari) in collaborazione con Play: uno dedicato al quarantesimo anniversario del gioco di ruolo nel mondo di Tolkien e un secondo invece dedicato a scoprire la vitalità dei giochi di ruolo finanziati collettivamente nel circuito distributivo ‘classico’ dei negozi. Il primo incontro ha avuto una buona affluenza e la presenza di Francesco Nepitello con cui si è ripercorso tutto il viaggio dalla prima produzione del 1982, A campaign and adventure guidebook for Middle Earth, fino alla recentissima seconda edizione di The One Ring. Si è quindi parlato del leggendario MERP/GiRSA, de Il Signore degli Anelli Il Gioco di Ruolo creato da Decipher, la prima edizione de The One Ring di Cubicle 7 e naturalmente la seconda versione di Free League. La presenza di Francesco, autore professionista di grande fama ed esperienza, ha permesso di gettare la luce su molti retroscena delle vicende editoriali di questi giochi e di ascoltare molti dietro le quinte (alcuni non particolarmente lusinghieri per gli editori interessati) della storia editoriale di vari giochi. Il secondo incontro, con un pubblico più modesto ma molto interessato, ha invece discusso se e come sia possibile commercializzare i giochi di ruolo finanziati collettivamente nel circuito dei negozi dopo il completamento di un progetto di finanziamento collettivo. A discutere ci sono stati Mauro Longo (il responsabile dei giochi di Acheron, editore che fa ampio uso del finanziamento collettivo), Danilo Moretti (autore di giochi di ruolo come Super!, Freak Control e Fenomena e addetto ai lavori da oltre un quarto di secolo) e Antonino Galimi (anima del progetto del gioco di ruolo Etemenanki, finanziato anche lui su Kickstarter, e titolare del negozio specializzato Urban Legend di Parma). Il responso è stato che è possibile per questi giochi di ruolo entrare in distribuzione se però chi crea i progetti inserisce nel calcolo dei costi la distribuzione all’ingrosso, se si impegna nella promozione del gioco sia nei negozi che nelle manifestazioni e se magari crea incentivi mirati ai negozi (prodotti esclusivi) per chi aderisce alle campagne di finanziamento. Un confronto molto interessante.

IL GIUDIZIO COMPLESSIVO

L’edizione 2022 di Play, parsimonia nell’uso del condizionatore a parte, si è rivelata dal nostro punto di vista molto soddisfacente: le strutture della fiera di Modena sono di primissimo ordine, le file sono state veloci, i parcheggi sufficienti (ma non proprio ottimali), la varietà delle offerte e delle proposte di gioco davvero estremamente ampia, anche i grossi editori di gioco ‘per tutti’ si sono accorti di questa fiera (con la presenza del colosso Hasbro che mai aveva presenziato a Play) e siamo finalmente riusciti a mettere in cartellone due tipi di incontro che ci stanno a cuore: ricordare le pietre miliari del gioco di ruolo e confrontarsi su problematiche e questioni del settore dal punto di vista professionale. E’ stata una grande fiera.