Malgrado un tempo non troppo favorevole, soprattutto nella giornata di venerdì che è stata decisamente piovosa, i giorni di giovedì e venerdì hanno visto un notevole afflusso di pubblico che gli organizzatori hanno dichiarato in oltre 53 mila giovedì e oltre 60mila venerdì con un totale complessivo in tre giorni di circa 137mila visitatori paganti (a cui vanno aggiunti tutti i visitatori che non comprano il biglietto ma visitano le attrazioni a ingresso libero). La stampa locale esprime la soddisfazione per il risultato finora registrato, ad esempio il quotidiano La Nazione, e anche se non sono mancati piccoli (ma purtroppo inevitabili) problemi di microcriminalità, non si registrano difficoltà significative malgrado il maltempo renda tutto più complesso a livello di sicurezza e gestione. Le forze dell’ordine (che peraltro hanno tutte un loro stand a parte la polizia locale all’interno della fiera) sono a loro volta presenti in forze, come scrive Lucca in Diretta, per garantire una permanenza serena da parte dei visitatori.

Parlando del padiglione dei Games, il Carducci, gli operatori che abbiamo sentito hanno manifestato pressoché tutti una notevole soddisfazione che ha scacciato i timori legati al cattivo tempo e si registrano già alcuni titoli esauriti fra le numerosissime novità presentate (ad esempio il gioco di ruolo The Witcher ma non sappiamo quante copie siano state stampate…). Vasto apprezzamento anche per l’avvenuta separazione con il grande, colorato e… rumoroso mondo dei videogiochi che ha ottenuto un suo spazio, il Bit District (prevedibilmente di grande successo), in cui scatenare tutta la propria vivacità senza scatenare la furia delle altre tipologie di espositori.

Diversi gli incontri svoltisi l’1 e il 2 novembre che hanno attirato la nostra attenzione: segnaliamo in particolare quello con Ian Livingstone (cofondatore della Games Workshop e cocreatore della serie di librogame Fighting Fantasy) di cui scrive approfonditamente il nostro sito fratello Dungeon Master Magazine, l’incontro con Serpentarium Games in cui gli editori a fronte della passività del pubblico hanno rivolto loro domande agli sbalorditi spettatori (“Tu perché sei qui?!”, “Ecco, io…”), il bizzarro confronto Tolkien contro Asimov (che ci è parso insensato ma certamente inusuale e provocatorio), la presentazione del librogame The Necronomicon Gamebook – Dagon (che, in modo analogo a un progetto simile di origine spagnola ma che uscirà anche in italiano, declina alcuni racconti  di H.P. Lovecraft – padre dei Miti di Cthulhu – in versione giocabil con copertina e disegni di Alberto Dal Lago) al cui autore segnaliamo le avventure in solitario della Chaosium e, infine, la presentazione del libro L’Autore di Giochi di Emiliano Sciarra, autore del celeberrimo gioco di carte Bang! Questo libro, in base alla descrizione di Sciarra, è destinato a svolgere un ruolo molto importante fra autori (e aspiranti tali) visto che non si tratta di una ‘mera’ guida al game design ma all’autorialità a tutto tondo. Ne L’Autore di Giochi quindi si parla di creazione di prototipi, costi di stampa, come presentarsi a un editore, contratti e royalties e molto di più: lo comprerò e regalerò certamente.

Decisamente non troppo apprezzabile lo sforzo degli organizzatori per ricordare la figura di Greg Stafford, fondatore della Chaosium (un estremamente longevo editore di giochi di ruolo) e creatore dell’universo di Glorantha (un fantasy molto originale e del tutto sganciato da influssi anglogermanici): è stato onorato con un minuto di silenzio all’inizio del congresso di autori di giochi di ruolo e commemorato con un modesto post nella pagina Facebook ufficiale il 13 ottobre, ma non oltre (anche se qualcuno ha accennato ad altri imprecisati ‘momenti’ di rimembranza). Un po’ poco per un personaggio ludico di tale levatura da una manifestazione così grande e importante che avrebbe potuto dedicargli un banner commemorativo, un manifesto o almeno un breve articolo sul sito ufficiale (reportage di Ciro Alessandro Sacco).