E’ passata una settimana dalla chiusura della dodicesima edizione di Play, il principale appuntamento italiano dedicato al solo gioco da tavolo, e noi abbiamo coperto la manifestazione con articoli e fotoreportage (ad esempio “QUASI VENTIMILA ACCESSI NEI TRE GIORNI A MODENA FIERE”: UN REPORTAGE DI PLAY 2021). Chiudiamo la nostra serie di articoli con gli immancabili e sempre apprezzati commenti degli espositori che, a bocce ferme, ci forniscono il loro giudizio sulla manifestazione. Abbiamo in particolare chiesto agli espositori un giudizio complessivo sull’edizione 2021, quale ne sia stato l’aspetto migliore e quale quello su cui gli organizzatori potrebbero dover lavorare ancora un po’. La valutazione, possiamo senza rovinare alcunché anticipandolo, è stata unanimemente davvero positiva e solo alcuni (forse per cautela ‘politica’) hanno espresso qualche riserva su certi elementi di Play. Gli organizzatori, quindi, hanno di che essere molto soddisfatti.

Acheron Books: “E’ stata di certo un’esperienza positiva e ci siamo ritrovati con molto più pubblico di quello che pensavamo. La fiera per noi è stata un successo e siamo molto contenti di come è andata”.

Acchiappasogni: “Acchiappasogni ha deciso di partecipare a questa edizione di Play, anche se molte realtà ludiche importanti come il nostro distributore, Raven, non hanno partecipato, perché si è trattato della prima edizione post-COVID della più importante fiera d’Italia relativa al gioco da tavolo e al gioco di ruolo giocato. Ci siamo presentati prima di tutto per esserci, partecipare, farci vedere dal pubblico e soprattutto dare un segno positivo ai nostri fan e anche al mondo fieristico stesso. Dimostrare che si può fare, una fiera come Play può tornare a esserci in tutta sicurezza. Siamo partiti senza alcuna aspettativa economica o di rappresentanza, convinti di non riuscire neppure a ripagarci lo stand e di investire in promozione. In realtà abbiamo trovato un venerdì fiacco ma divertente, in cui abbiamo re-incontrato un sacco di amici, colleghi espositori, giocatori di ruolo ed editori, e un weekend fantastico e pieno zeppo di persone anche giovani! Ci siamo ripagati le spese e siamo anche andati in attivo, pur non avendo alcuna nuova uscita: non sapevamo se valesse la pena proporre qualcosa di nuovo, nessuno sapeva cosa aspettarsi. In altre parole siamo stati molto soddisfatti di com’è andata e speriamo vivamente si riproponga Play già tra aprile e maggio del prossimo anno! Complimenti a tutto lo staff per avercela messa tutta, non aver perso le speranze e averci provato: ne è valsa decisamente la pena”.

Asmodee Italia: “Il nostro riscontro è molto positivo, tornare dal vivo dopo 18 mesi di stop è stata una grandissima emozione. Il coraggio di aver creduto in questa edizione, anche se diversa e non facile da organizzare, è stato decisamente l’aspetto migliore dell’evento, nonché un forte segnale di ripresa. Dal nostro punto di vista non abbiamo riscontrato difficoltà con l’organizzazione. Se dobbiamo trovare un aspetto migliorabile potrebbe essere la gestione degli accessi del pubblico nella giornata di sabato, forse un po’ troppo affollata rispetto agli altri due giorni”.

DV Giochi/Ghenos Games: “Siamo molto soddisfatti di questa Play 2021: si è trattato della prima fiera in cui Ghenos Games e dV Giochi si presentavano come un unico team. Il grande entusiasmo dei clienti, con tavoli al completo a tutte le ore e lunghe file per lo shop, ci ha ripagati dello sforzo organizzativo profuso nei mesi estivi. Nonostante la minore affluenza ai padiglioni, il nostro incasso è stato all’altezza dei migliori risultati commerciali degli anni precedenti, a prova di un’alta propensione all’acquisto e di un diffuso apprezzamento per le nostre recenti scelte editoriali. Quest’anno non ci sentiamo di mettere l’accento su eventuali carenze organizzative; ci limitiamo ad applaudire l’impegno dello staff di Play e a gioire insieme a tutti i giocatori per aver avuto l’opportunità di rivederci in fiera, al bancone e soprattutto ai tavoli da gioco”.

Edizioni Librarsi: “Sicuramente un’esperienza positiva, che è prova della voglia di ripresa e ritorno alla normalità da parte di tutti, editori e giocatori. Il nostro stand è stato preso d’assalto in diverse occasioni nel corso dei tre giorni, sia da appassionati di librogame che da nuovi lettori. Gli organizzatori hanno fatto davvero il possibile per creare un evento piacevole e utile, dovendo sottostare alle rigide regole che il periodo impone. A nostro avviso ci sono riusciti. Non è stata un’edizione paragonabile a quelle pre pandemia, ma nel complesso torniamo con impressioni positive e tantissima voglia di esserci alla prossima Play”.

Etemenanki: “Questa edizione di Play è stata veramente soddisfacente! Il giusto numero di persone, tutti appassionati, pochi ‘turisti’. Si riusciva a giocare, vedere gli stand, parlare con altri appassionati. Lo staff Play sempre sul pezzo, tutti con la mascherina all’interno e distanze rispettate. Mi sono veramente divertito, mi ha ricordato le Play di anni fa. Fosse sempre così sarebbe spettacolare! Noi abbiamo portato Etemenanki Technofantasy Role Playing Game e siamo riusciti a far giocare le demo a tutti gli interessati, sempre turni pieni, e a spiegare bene a tutti coloro che si fermavano allo stand per cercare informazioni. E’ stato veramente un trionfo e siamo pienamente soddisfatti!”.

Horrible Guild: “Per Horrible Guild si è trattata della prima Play con uno stand ufficiale e possiamo ritenerci più che soddisfatti del riscontro ricevuto! I tavoli demo dei nostri giochi da tavolo hanno lavorato ininterrottamente per tutta la durata della fiera: tra questi, c’era anche la possibilità di provare in anteprima Le Strade d’Inchiostro Challenge, in arrivo a breve sul mercato italiano dopo l’ottima campagna Kickstarter dell’anno scorso. Avevamo inoltre dei tavoli esclusivamente dedicati all’anteprima mondiale di One More Quest, il nostro primo gioco di ruolo ambientato nell’universo fantasy-ironico di Dungeon Fighter. Con più di 25 sessioni svolte in tre giorni, possiamo dirci entusiasti dell’interesse che il pubblico ha riservato a questo nuovo titolo, che verrà lanciato fra qualche mese su Kickstarter. Senza dubbio c’era un gran bisogno di questa fiera: Play è da sempre uno degli appuntamenti clou del panorama italiano, e l’anno scorso la sua mancanza s’era fatta sentire. Fortunatamente, grazie alla caparbietà degli organizzatori, degli espositori e del pubblico, anche se con qualche mese di ritardo si è potuti ritornare a respirare l’aria modenese dando un segnale importante a tutto il settore. Uno degli aspetti fondamentali, ma tutt’altro che scontato, è come la manifestazione si sia svolta nel migliore dei modi e senza intoppi, nel rispetto delle regole sanitarie necessarie a garantire la massima serenità per tutti i partecipanti. Ci auguriamo che Play 2021 sia il punto di (ri)partenza per il nostro mercato, oggi più che mai bisognoso di essere valorizzato e supportato nel giusto modo, tanto dal pubblico quanto dagli operatori!”. 

Isola Ilyon Edizioni: “Play è in assoluto la nostra fiera preferita: un evento grande, importante e riconosciuto che sa prendersi cura di ogni realtà partecipante senza distinzioni di sorta, né in fiera né nelle fase precedenti e successive, distribuendo visibilità e comunicazione in maniera equa, aspetto che abbiamo sempre trovato virtuoso e a cui anche altri eventi (più grandi) dovrebbero a mio avviso fare maggiormente caso. Parlando di punti di forza siamo rimasti molto soddisfatti dalla varietà di pubblico incontrato in stand in quanto, nonostante le limitazioni del caso, Play ha saputo attrarre con una comunicazione ottimale un pubblico eterogeneo, dandoci la possibilità di far circolare nuove uscite e titoli precedenti. E questa non era una cosa così scontata date le difficoltà del periodo attuale. Come consiglio agli organizzatori ci sentiamo di suggerire di continuare a investire sempre di più su una comunicazione inclusiva ed entusiasta del mondo del gioco: i giocatori desiderano che i loro giochi tornino ad essere hobby praticabili con la stessa frequenza di prima, e un evento dedicato che sappia raccontare questo mondo per tutto l’anno rappresenta un vero e proprio compagno di gioco e un punto di riferimento unico per tutti noi giocatori”.

Mana Project Studio: “Questa edizione di Play Modena è stata piena di emozioni: dopo tutte le ansie e le preoccupazioni dovute al periodo storico in cui ci troviamo, è sembrato un passo in avanti verso una nuova e ritrovata normalità. Tornare nei padiglioni di Play dopo anni di pausa, incontrare fan storici e vecchi amici, persone conosciute durante il lockdown con cui si è parlato e giocato solo su Discord, ci ha commosso. Per tirare le somme è stata un’esperienza positiva sia come vendite e feedback sul nostro lavoro, sia come rivincita emotiva!”.

Mondiversi: “Play a noi è sempre andata bene, commercialmente parlando, e la frequentiamo da quando era ancora alla polisportiva Saccà (ModCon N.d.R.). L’aspetto migliore crediamo sia proprio quello di averla fatta nonostante le problematiche correnti, l’aspetto da migliorare forse è quello di aumentare ancora la parte ‘culturale’ e la presenza di grandi ospiti… anche se probabilmente quest’anno era difficile fare di più”.

MP Edizioni: “Dopo tanti anni in collaborazione siamo andati in fiera a Modena con una nostra casa editrice per portare la localizzazione di Dungeons Crawl Classics il gioco di ruolo (…). Il nostro era uno stand collettivo, erano presenti anche Alephtar Games e Acchiappasogni, questo è stato un po’ di difficoltà. La nostra realtà multipla è stata poco recepita e MPE che era nuova non figurava nel programma, ma per fortuna siamo riusciti in corner a risolvere la cosa grazie alla organizzazione di Play. Veniamo ora alla fiera: l’organizzazione per il montaggio e lo smontaggio degli stand è stata esemplare così come ci siamo trovati bene come standisti nei giorni di fiera. Le burocrazie del Green Pass e dell’emergenza Covid sono state abbastanza ben gestite ma crediamo di possa far meglio. Per il resto la nuova disposizione ha dato maggior spazio agli stand per permettere a tutti di visionare e sedersi a giocare. Nota per noi dolente, il prezzo effettivamente molto alto dello stand: capisco che ci voglia più spazio fra gli stand ma non è certo colpa di noi espositori. Vedremo in futuro di trovare un modo per essere presenti anche se così piccoli, nonostante i costi. Nell’insieme comunque Play è andata bene, abbiamo fatto un figurone con Dungeons Crawl Classics e per ora possiamo essere soddisfatti”.

MS Edizioni: “L’esperienza di MS Edizioni a Play è stata molto positiva. Rispettando tutte le norme di sicurezza previste, siamo riusciti, grazie al supporto fondamentale del team La Gilda, ad organizzare tante partite demo sia ai nostri giochi da tavolo MicroMacro: Crime City, Rock n Roll Robot che alle tante partite del gioco di ruolo: Dread. E’ stato entusiasmante tornare a vedere dal vivo gli occhi dei giocatori che brillavano per il divertimento e ricevere, finalmente in modo diretto dal vivo, tanti apprezzamenti sul lavoro nel nostro catalogo. Abbiamo poi avuto il piacere e l’onore di avere diversi ospiti allo stand e tutti gli appuntamenti di firma-copie con gli autori sono state molto partecipate, soprattutto per Cole Wehrle, autore di Root e Christian Giove, Stefano Tartarotti e… Lucy, autori del fumetto-gioco Un Giorno da Cana. Per il ritorno a uno degli eventi italiani più importanti del nostro settore abbiamo voluto al nostro fianco amiche e amici, collaboratori e collaboratrici con cui abbiamo condiviso lunghissime e consolidate partnership, e brevi e intense collaborazioni. Non potevamo allora tornare a Modena senza Fumble GDR e i suoi spiriti guida, Claudio Serena e Claudio Pustorino, dopo un anno intenso di lavoro condiviso su progetti che ci hanno visti fianco a fianco durante tutte le fasi, dalla progettazione alla distribuzione. Non potevamo tornare senza Helios Games, il collettivo che raccoglie autori, giocatori e illustratori, con i quali sviluppa giochi di ruolo e da tavolo, e il suo front man, Helios Pu, autore che in fiera ci ha raccontato del suo ultimo gioco, frutto di un lungo lavoro di ricerca e game-design, durato più di due anni: Trincea 1917. Non potevamo fare a meno di The World Anvil Publishing, piccola etichetta indipendente, che ha proposto al pubblico una demo del gdr fantasy Valraven: Le Cronache del Sangue e del Ferro. Infine gli editori Djama Games che sono distribuiti in esclusiva da MS Edizioni, hanno presentato in anteprima il loro ultimissimo gioco: Café e Nova Luna, appena nominato uno dei 5 finalisti al premio Gioco da Tavolo dell’Anno 2021. Per concludere segnaliamo che durante Play, MicroMacro: Crime City ha vinto il premio Etna Comics Efesto Award 2021 come Miglior Gioco Innovativo 2021”.

Pendragon Game Studio: “Possiamo confermare le sensazioni avute al primo giorno. Siamo felici del riscontro che i nostri titoli hanno avuto durante la tre giorni di PLAY. I tavoli e lo stand erano sempre affollati (nel pieno rispetto delle norme sanitarie) e i feedback da parte del pubblico sui nostri titoli portati in fiera è stato più che positivo. Siamo quindi globalmente molto soddisfatti”.

Tin Hat Games; “Il nostro giudizio è assolutamente positivo: era evidente che Play fosse una scommessa, sia per gli organizzatori che per gli espositori; ci abbiamo creduto, ci abbiamo voluto credere e abbiamo avuto ragione. Nonostante in fiera non ci fossero queste grandi novità editoriali (molti, come noi, non ce l’hanno semplicemente fatta perché fino all’ultimo non sapevamo se si sarebbe effettivamente svolto la fiera), c’era moltissima voglia di provare, testare e giocare: mai come in questa edizione ci hanno chiesto demo e mai come in questa edizione abbiamo sentito un’autentica voglia di ritrovarsi al tavolo. L’organizzazione, sempre molto umana e coesa, potrebbe sicuramente migliorare la struttura informatica che veicola i vari permessi / pass / pass fiera che generano lungaggini e confusione ed ovviamente la gestione dei tavoli demo, un problema endemico di Play da tempo”.