All’inizio del 2018 abbiamo inviato un questionario a una serie di negozi allo scopo di ottenere uno spaccato del mercato del gioco non elettronico nel 2017. Il campione è composto dal 10% (almeno) dei negozi che in Italia sono dedicati perlomeno al 50% al gioco specializzato, rapporesentando un buon campione statistico. I negozi sono tutti indipendenti (cioè non inseriti in catene) e non sono stati presi in esame i  negozi con sola presenza on line. I risultati sono stati molto interessanti…

La prima domanda era sull’anzianità dell’attività: il 20% dei negozi non ha risposto mentre tra chi ha fornito un dato la media è un elevato 17,43 anni, con un minimo di 4 anni e mezzo e un massimo (davvero eccezionale) di 36 anni! Interpellato sul perché di questa scelta professionale, il 60% ha risposto con un prevedibile “Sono un appassionato di giochi”, il 20% “Sembrava un buon investimento”, il 10% “segmento di un’attività più ampia” e il 10% ha ereditato l’attività (talvolta ampliandola).

Dopo avere inquadrato il nostro campione, abbiamo chiesto un parere sull’andamento dell’anno passato sia relativamente alla propria attività sia alla percezione del mercato in generale. Nel primo caso,  il parere della maggioranza è incoraggiante con il 60% dei rispondenti che esprimono un Buono, un 10% arriva addirittura a dare un Ottimo. Meno entusiasta ma comunque non deluso un altro 20% che riferisce di un 2017 medio mentre un 10% lo definisce deludente. Quasi plebiscitaria l’opinione sul mercato del gioco nel suo complesso: per il 90% dei rispondenti, il mercato è cresciuto mentre solo per il 10% è rimasto stabile.

Ma quali sono le categorie merceologiche trattate nei negozi che abbiamo interpellato? In una scala da 1 a 10 la categoria più presente, non sorprendentemente, è i giochi da tavolo con una ottima media del 7,6; secondi in classifica i giochi di carte (media 6,3) seguiti via via da: accessori (dadi, riviste, portamazzi, etc) con 5,6; giochi collezionabili 5,5; giochi di ruolo 5,2; gadget (action figures, etc.) 3,9; fumetti con 2,8. Meta dei negozi dichiara di non trattare alcun’altra categoria di prodotti, il restante 50% ha menzionato (spesso con voti assai alti) giochi di miniature, giochi di simulazione, giocattoli, ristorazione, cartoleria…

Nel 2017 c’è stato un grande numero di uscite di giochi, anche in lingua italiana e questo rappresenta un elemento di discussione fra appassionati e addetti ai lavori. I negozianti che abbiamo sondato ritengono che le uscite siano abbondanti ma gestibili (70%) mentre per il 30% sono semplicemente troppe. Il 50% dei negozi ha dichiarato di non trattare giochi non tradotti mentre il restante 50% propone anche giochi in lingua originale (in genere inglese), dato che vale soprattutto per giochi di ruolo (categoria con un numero basso di traduzioni) e giochi da tavolo. Abbiamo anche, come logica conseguenza della domanda sull’offerta abbondante di giochi, chiesto quanti negozi trattino giochi usati: solo il 20% propone dei giochi usati, intesi anche come giochi da collezione e fuori catalogo.

Un altro tema potentemente emerso nel campo del commercio, anche su grande scala, è la necessità di trasformare i negozi in luoghi in cui si vivono ‘esperienze’ e in questo i negozi di giochi sono pionieri visto che spesso organizzano eventi: in grande maggioranza danno una grande importanza (una media di 7,4 su una scala da 1 a 10) a questo genere di iniziative. Ben l’80% ha dichiarato di avere uno spazio gioco all’interno usato per tornei, dimostrazioni, presentazioni e appuntamenti di gioco in generale. Il 40% lo ritiene indispensabile, il 20% molto utile, il 20% semplicemente necessario. Molti negozi inoltre, ben l’80% , organizzano anche eventi al di fuori della propria sede per le più svariate ragioni (fiere, feste patronali, animazioni in strada, presentazioni in locali, etc) compresi alcuni che non hanno uno spazio gioco all’interno.

L’organizzazione di iniziative e più in generale la gestione del negozio spesso vede coinvolti anche gruppi organizzati di appassionati di giochi, una forma di associazionismo che si è decisamente sviluppata negli ultimi anni.  Il 70% dei negozi dichiara di avere rapporti con gruppi organizzati di giocatori e di considerarlo utile se non necessario alla gestione e promozione dell’attività.

Un altro tema che domina le discussioni sull’economia e quindi anche sul commercio è la crescita vertiginosa dell’e-commerce che come tutte le innovazioni destabilizzanti presenta problemi e opportunità. ISolo il 40% è impegnato nelle vendite su Internet ma chi lo pratica lo ritiene indispensabile nel 75% dei casi. Tuttavia, sia chi pratica l’e-commerce sia chi non lo pratica deve fare i conti con la sua presenza: la presenza di venditori che fanno del prezzo basso la sola e unica strategia di mercato rappresenta un problema per il 90% dei negozi sondati, una buona metà arriva a definirlo “gravissimo”. Per fare fronte al problema rappresentato dalle vendite on line a prezzo tagliato non mancano i consigli ai produttori: l’80% vorrebbe una scontistica migliore rispetto ai venditori solo on line, il 50% vorrebbe ricevere le novità prima di questi ed anche uscite esclusive, non manca chi invita i produttori a non vendere per conto proprio: tutte iniziative che nel mercato statunitense sono già state tentate da molti produttori (compreso il colosso Asmodee North America) ma che in Italia non vengono usate (a parte iniziative isolate).

Un altro segno della popolarità raggiunta dal gioco da tavolo è l’uscita in edicola e nei negozi specializzati della rivista Io Gioco, pubblicata dagli editori della storica rivista di videogiochi The Games Machine. Tutti i negozianti interpellati conoscono l’esistenza della rivista e la stragrande maggioranza considera la sua uscita qualcosa di molto positivo ma solo il 60% la vende nella propria attività.

Per chiudere il sondaggio, quasi tutti i negozianti hanno espresso l’auspicio che il 2018 porti a una crescita della propria attività con quasi il 50% che invoca un ‘migliore’ trattamento da parte di editori e distributori, specie per la (già discussa) tematica delle vendite on line.