SUCCESSI E POLEMICHE

Domenica 3 novembre si è chiusa l’edizione 2019 di Lucca Comics & Games che ha annunciato un vero trionfo, a fronte di un meteo sfavorevole, con oltre 270 mila biglietti venduti più la presenza di centinaia di migliaia di visitatori non paganti (qualcuno si è spinto a ipotizzare oltre 400mila visitatori). Il pubblico è stato indubbiamente richiamato dalla messe di iniziative, espositori, eventi, con ospiti di ogni genere e numerose mostre, oltre che dalla enorme presenza di espositori di ogni genere (da chi aveva un padiglione tutto per sé a chi proponeva microproduzioni in uno stand modello ‘cabina telefonica’). La macchina organizzativa ha funzionato bene e non si sono registrati problemi importanti, con evidente compiacimento di tutta la struttura di Lucca Crea (da presidente e direttore generale in giù che hanno espresso una comprensibile grande soddisfazione). Non sono mancati ovviamente il plauso (inevitabile) del Comune di Lucca e della Confcommercio, un sostegno che in città conta moltissimo. Neanche sono mancate le polemiche, ad esempio quelle sulla paga dei lavoratori temporanei (che han portato a una promessa di migliorare le retribuzioni l’anno prossimo), quelle su costumi più o meno di cattivo gusto e quelle politiche non solo legate a paghe e costumi ma anche alla logistica che i partiti di centrodestra lucchesi avrebbero definito “da fiera paesana” – una polemica che potrebbe fare fare parte del programma di attacco per le elezioni amministrative del 2022 (nel 2017 il sindaco di centrosinistra ha vinto con uno scarto poco superiore all’1%).

I PERICOLI DELLA CRESCITA

Alcuni osservatori cittadini hanno nuovamente cominciato a interpellarsi sui rischi connessi a una crescita che nelle giornate di venerdì e sabato (che insieme hanno ‘staccato’ quasi 170mila miglietti con un venerdì che ha superato gli 88mila!) hanno portato la città (la parte interessata da Lucca Comics & Games ma anche al di fuori, apparentemente invasa da parcheggi ‘selvaggi’) a livello di saturazione e che potrebbe essere se non ingestibile quantomeno problematica. Ci si è anche interrogati su quanto avrebbe potuto essere il numero dei biglietti staccati se il meteo fosse stato più favorevole e quindi con enormi pressioni sulla macchina organizzativa e gestionale. Il tetto dei biglietti è infatti stato portato a 90mila giornalieri nel 2018 dopo essere stato fissato alla più ‘modesta’ cifra di 80 mila. Bisogna però ricordare che solo una parte dei visitatori che si reca a Lucca per il festival acquista un biglietto o un abbonamento:  si tratta di numeri certamente imponenti dato il proliferare di stand, soprattutto sulle mura, destinati proprio a questa fascia di pubblico. L’ipotesi di vedere una riduzione del numero massimo di biglietti sembra poco probabile, date le enormi pressioni fatte sugli organizzatori da molte parti (espositori, commercianti, esercenti, Comune, etc) per ‘massimizzare’ il numero di ospiti paganti, consumanti e spendenti.

TANTISSIME NOVITA’

Come sempre, Lucca Comics & Games resta ‘la’ manifestazione dedicata al gioco hobbistico (insieme a Play con cui rivaleggia o che supera) per numero di uscite proposte da tutti gli espositori, dagli autoproduttori agli editori maggiori. Tutti i produttori erano presenti, direttamente o indirettamente (la Wizards of the Coast non aveva uno stand proprio ma era tra i sostenitori di varie iniziative) a parte la Games Workshop che, anche nella nuova gestione, continua a evitare (incomprensibilmente) una presenza diretta. Tra le novità più attese possiamo segnalare il gioco di carte supereoistico Marvel Champions (presentato prima dell’uscita ufficiale con borbottii dei negozianti), la nuova espansione per il gioco di carte Keyforge (promosso con una formula molto aggressiva: “prova a giocare e ricevi un mazzo gratis”), l’edizione italiana del gioco di ruolo fantasy Warhammer Fantasy Roleplay (alla presenza dell’editore originale britannico!), il gioco di carte a tema religioso Dogma (un tema questo quasi sempre evitato per varie ed evidenti ragioni), la gigantesca campagna Le Maschere di Nyarlathotep per il gioco di ruolo horror Il Richiamo di Cthulhu, il numero 1 della rivista (per super appassionati, visto il prezzo e la dimensione – ben 230 pagine a colori!) di giochi di ruolo Rune (che continua a definirsi anche di giochi ‘da tavol0’ senza per ora parlarne), il gioco di carte sui Cavalieri dello Zodiaco, il gioco di ruolo sulla serie di cartoni mecha Robotech (richiede l’uso del regolamento di Savage Worlds), i nuovi librogame delle edizioni Librarsi (in testa il terzo volume della serie Terre Leggendarie), la rivista Tante Storie di Ruolo per i giocatori di ruolo appassionati dei giochi Vecchia Scuola… Qualsiasi fosse l’interesse, qualcosa era disponibile.

NON SOLO MOSTRA MERCATO

Lucca Comics & Games non è, fortunatamente, ‘solo’ un gigantesco negozio di giochi e accessori ma offre una importantissima programmazione di eventi di ogni genere: tornei, premiazioni, incontri con autori ed editori, firmacopie, mostre, seminari e molto altro . Gli ospiti vengono sempre o quasi coinvolti in varie iniziative, di speciale interesse (e a posti limitati per ovvie ragioni) i seminari della categoria Educational (curati da Andrea D’Urso, intervistato dalla rivista Tante Storie di Ruolo) e per chi ami giocare con i Grandi Autori sessioni di gioco di ruolo (in lingua inglese e senza interprete, altrimenti i tempi raddoppierebbero). Tra i momenti più rilevanti i quasi duecento giocatori all’interno delle mura impegnati in una sessione contemporanea di Dungeons & Dragons quinta edizione alla presenza dell’attore Joe Manganiello, la proiezione con dibattito finale del film “Eye of the Beholder” dedicato agli artisti di Dungeons & Dragons, la grande ludoteca aperta al pubblico, il bazar del gioco usato (questa volta all’interno della fiera ma in uno stand assai piccolo…), l’Agorà del Gioco di Ruolo, la possibilità di sottoporre un prototipo o solo un’idea di gioco da tavolo ad autori ed editori affermati e molto altro ancora. E molti degli ospiti sono stati, come sempre, di altissimo livello, con la presenta del suddetto Joe Manganiello (testimonial prediletto dalla Wizards of the Coast), l’editore Chris Pramas della Green Ronin, l’autore ‘golden age’ di giochi di ruolo Jeff Grubb, una storia illustratrice di carte di Magic L’Adinanza come Melissa Benson, l’autore di giochi da tavolo Eric M. Lang… Ma non va dimenticata l’area Performance al centro del padiglione Carducci che consente di vedere artisti assai famosi e non ancora stelle dell’illustrazione impegnati nella creazione di opere poi vendute a un’asta benefica a fine fiera. Quest’anno Area performance ONLUS ha raccolto la cifra di oltre 40mila euro destinati al reparto pediatria dell’ospedale di Lucca.

IL COMMENTO DI EMANUELE VIETINA

Dopo la manifestazione abbiamo raccolto alcuni commenti del direttore generale Emanuele Vietina che ha espresso la sua soddisfazione per i risultati raggiunti, sottolineando che nonostante lo stress test meteo la manifestazione ha dimostrato una ottima tenuta, anche se ovviamente sono già al lavoro per verificare le tante cose per migliorare la qualità dell’esperienza dei visitatori. Rispetto alle code nei padiglioni, nonostante la grande pioggia e quindi la corsa ai luoghi coperti, si dice soddisfatto per quanto fatto nei grandi padiglioni ‘multi-operatore’ come il Carducci, la Japan Town e il Napoleone che hanno affrontato bene la folla, senza code nelle prime due location e con code massime di venti minuti nella struttura che ospita gli editori di fumetto. Decisamente più lunghe le code per i padiglioni monotematici o nelle location definite ‘esperienziali’ ma questo, ci dice, rientra nelle logiche di questo tipo di grandi eventi.

Il tema del grande affollamento è chiaramente nei pensieri del direttore generale e del suo gruppo di lavoro visto che è stato calcolato un rapporto paganti/non paganti di 1 a 2 che porterebbe la cifra dei cosiddetti walker allo straordinario numero di oltre mezzo milione di presenze complessive. Numeri di questa portata per una città come Lucca (circa 90 mila abitanti) devono far fare un ragionamento anche a tutto il sistema locale (Comune, forze dell’ordine, attività commerciali…) e certamente non alla sola Lucca Crea sui mezzi necessari per garantire un evento sereno dal momento che non può essere solo la società organizzatrice ad affrontare un impegno di tale portata.

In merito alla questione dei cosplay di ‘cattivo gusto’, Emanuele Vietina ci ha detto che in primis il cosplay non va confuso con il carnevale o eventi in maschera come Halloween. La cosplay culture celebra gli appassionati che usano, anziché ad esempio i giochi di ruolo, la combinazione della performance attoriale e sartorial-artigianale per entrare a fare parte del mondo di una saga o della mente di un autore o gruppo di autori. Non va quindi, insiste il direttore, letto in una chiave meramente dionisico-carnascialesca. Non spetta inoltre a Lucca Crea esercitare ruoli pertinenti alle forze dell’ordine in merito a possibili rievocazioni non autorizzate, tantomeno a attività lesive di sensibilità religiose. Non svolgendosi l’evento in una sede chiusa, dove gli accessi sono controllati e nel caso negabili, i cosiddetti costumi di ‘cattivo gusto’ risultano non vietabili dalla società, nello specifico sulle mura o nelle vie delle città. Cosa diversa è lo spazio dedicato al contest. Esiste anche il punto della libertà di espressione da rispettare dal momento che non tutti possono condividere un senso di indignazione per un determinato abito e stilare la lista dei cosplay ‘buoni’ e ‘cattivi’ non è compito di Lucca Crea o Lucca Comics & Games. In ogni caso comunque, l’accaduto sarà l’occasione di effettuare una riflessione, da parte dell’organizzazione, per promuovere, magari giaà partire dal 2020 una sorta di ‘decalogo’ di quello che sul piano culturale faccia parte del festival e cosa no nella manifestazione dedicata al gioco, al fumetto, e all’immaginario fantastico in tutte le sue forme contemporanee di storytelling.

GIUDIZIO COMPLESSIVO

L’edizione 2019 di Lucca Comics è stata forse la più riuscita di sempre, almeno dal punto di vista dell’affluenza e della gestione del pubblico, avendo registrato numeri imponenti malgrado un meteo infelice e una attività complessiva del ‘sistema Lucca’ efficace anche se le file mostro di ore e ore non sono mancante, specialmente venerdì e sabato (soprattutto per determinati padiglioni e alcune mostre). Aumentate purtroppo anche la quantità e la forza delle polemiche, a riprova di quanto grande e importante sia diventata per l’economia (e la politica) locale Lucca Comics & Games e di conseguenza la società che la gestisce, Lucca Crea (società pubblica al 100% e come tale con tutte le caratteristiche, nel bene e nel male, della proprietà pubblica in Italia). Recarsi a una manifestazione come questa “per comprare” è antieconomico (considerando il costo del viaggio, del biglietto, della permanenza e nel caso le code all’ingresso dei padiglioni…). Ha invece perfettamente senso recarsi a Lucca Comics & Games per vedere mostre, incontrare ospiti, provare novità, incontrare autori e vivere (non venerdì e sabato purtroppo) una città straordinaria.

Resta però innegabile, un punto di vista sempre più diffuso tra gli appassionati che ricordano la ‘vecchia’ Lucca Games degli anni ’90, che se il solo motivo di interesse è il gioco , Lucca Comics & Games è diventata una media convention e una pop culture convention all’americana (con modello San Diego) affollatissima e quindi poco godibile. Se si possono quindi visitare due fiere, Lucca Comics & Games e Play sono di rigore. Se se ne può (o vuole) vedere solo una, per l’appassionato di gioco Play resta la destinazione migliore perché è e resta un evento solo ludico, declinato in tutte le forme, più vivibile e concentrato in una ottima struttura permanente (la fiera di Modena).

Insomma, Lucca Comics & Games resta indubbiamente al centro del gioco hobbistico in Italia e resta l’evento per eccellenza per chi si interessa non solo di gioco (fumetto, cinema, televisione, narrativa di genere, illustrazione – la scelta è ormai amplissima). Tuttavia, per chi si appassiona solo di gioco hobbistico, questo genere non è (più) al centro di Lucca Comics & Games: occupa un ruolo di grande rilievo, ma il cuore sono videogiochi, televisione, cinema che attirano folle, grandi ospiti, grandi sponsor e grandi cifre.