Di Ciro Alessandro Sacco

Si è conclusa ieri l’edizione ‘di transizione’ di Lucca Comics & Games, un ritorno atteso (dopo la digitale Lucca Changes del 2020) da molti portatori di interesse: espositori, visitatori, addetti ai lavori, pubblico, commercianti, albergatori di Lucca e inevitabilmente la politica. Gli organizzatori hanno espresso una grande soddisfazione per i risultati ottenuti, parlando di “circa 100mila tra visitatori paganti, ospiti ed espositori” e un numero di “presenze effettive” (riferimento alle persone senza biglietto) ancora più alto. Purtroppo tra questi “circa10mila ospiti ed espositori” noi non c’eravamo: Lucca Crea srl (ente organizzatore di Lucca Comics & Games) non ha ritenuto fornirci alcun pass, stampa o di altra natura, decisione che rientra nel suo diritto e che non contestiamo. Infoludiche ha sempre scritto molto di Lucca Crea srl e Lucca Comics & Games ma questo non è bastato o, forse, una posizione troppo indipendente e attenta ai dietro le quinte non è stata particolarmente apprezzata. Ciò spiega il nostro silenzio di questi giorni che molti lettori hanno trovato (a ragione) insolito: vista la mancanza di pass, abbiamo ritenuto di non dover scrivere assolutamente alcunché di quanto accaduto (nel bene e nel male) nelle aree della fiera. Questo però non vuol dire che non pubblicheremo alcunché sull’edizione 2021: raccoglieremo una serie di pareri di espositori del gioco, commenti da alcuni Campfire e qualche reportage on the road di amici che hanno invece partecipato alla fiera. Vogliamo inoltre cercare di dare un bilancio organizzativo dell’edizione 2021 di Lucca Comics & Games 2021 valendoci delle fonti che abbiamo trovato: articoli della stampa locale, video (su YouTube. Facebook, Twitch), foto (Facebook e Instagram), commenti sui gruppi di visitatori (uno in particolare ne raccoglie oltre 15mila!), comunicati stampa e impressioni riferite da addetti ai lavori in fiera. Ci sembra doveroso offrire questo contributo per non lasciare ai vari media ‘embedded’ con gli organizzatori e a quelli che autori come David Talbot chiamano i commentatori e giornalisti ‘stenografi’ l’esclusiva della narrazione dell’edizione 2021 come concepita dalla regia di Lucca Crea srl.

Il numero e la gestione dei visitatori

A differenza degli anni scorsi (con l’ovvia esclusione di Lucca Changes), nel 2021 gli organizzatori sapevano perfettamente quanti sarebbero stati gli ospiti paganti (90mila, dopo l’aumento di 10mila persone deciso quasi all’ultimo minuto) e la loro distribuzione (12.500 visitatori al giorno, anche se gli abbonamenti di due, tre e quattro giorni potevano in qualche misura falsare il conto). L’incognita era invece rappresentata da quanti visitatori senza biglietto si sarebbero presentati nelle giornate della fiera, soprattutto sabato e domenica. Gli organizzatori hanno fatto qualche sforzo di ribadire che senza biglietto non sarebbe stato possibile accedere ad alcuna area del festival. Tuttavia tutti i visitatori, con biglietto e non, sono molto desiderati da tutte le attività della città: vi sono state lamentele dei commercianti che si sono sentiti esclusi non avendo la ‘loro’ area o danneggiati, al contrario, dalla presenza eccessiva di visitatori ‘inutili’. Il flusso dei visitatori sembra comunque essere stato ben governato, anche se in alcuni momenti si sono verificate lunghe code (si parla di punte di due ore, con una media di un’ora) soprattutto nelle primissime ore di apertura. Arrivando un po’ più tardi le file erano molto più brevi e il passaggio quindi veloce. Qualche occasionale intoppo, ad esempio l’esaurimento dei braccialetti comunque durato solo un giorno o la chiusura di piazza Napoleone ai non muniti di biglietto, non ha sciupato l’atmosfera complessiva.

Per lo smaltimento dei visitatori gli organizzatori avevano allestito tre punti di controllo (Palazzetto dello sport – Palatagliate, Polo Fiere e piazza San Romano) salvo poi notare che la grande maggioranza dei visitatori tendeva a recarsi al punto di controllo in centro storico (piazza San Romano), dando molta meno attenzione agli altri due. Si tratta di un fenomeno che sarebbe stato facilmente prevedibile considerando che molti visitatori giungono sempre in treno (erano stati allestiti ben cento treni speciali) e che dalla stazione ferroviaria piazza San Romano è raggiungibile molto prima del Palazzetto dello Sport (distante 1,2 chilometri da piazza Napoleone) e il Polo Fiere (distante oltre 3 chilometri). Fortunatamente le autorità locali sono corse rapidamente ai ripari aprendo un nuovo punto di controllo alla stazione facilitando così la gestione del pubblico.

Da notare che, almeno dai video e dalle fotografie diffuse, l’uso delle mascherine anche nei luoghi più affollati è stato davvero limitato e che di fatto il ‘distanziamento sociale’ dentro e fuori le aree della fiera, soprattutto nelle vie del centro storico, è stato completamente inesistente: gli assembramenti (a parole da evitare) sono stati continui e indisturbati (ci sono state anche polemiche sul mancato uso di un drone per ‘combattere gli assembramenti’). La pandemia non è scomparsa e in Toscana l’indice RT risulta in peggioramento, questo è quindi motivo di preoccupazione dal momento che se i visitatori muniti di biglietto sono stati controllati per il green pass e la temperatura, i visitatori senza biglietto no e qualcuno in città ha già lanciato l’allarme. Considerando che i visitatori provenivano da tutta Italia, speriamo siano timori eccessivi.

Le tre aree della fiera

Per favorire il ‘disassembramento’ del pubblico, hanno dichiarato più volte gli organizzatori (in testa il direttore generale Emanuele Vietina), Lucca Comics & Games 2021 ha scelto una formula ‘diffusa’ disperdendo la manifestazione in tre aree principali (centro storico con ‘cuore’ la consueta piazza Napoleone, il Palazzetto dello Sport e il Polo Fiere). Se l’intenzione era davvero evitare gli assembramenti e non, come sussurrano alcuni, risparmiare ove possibile visti i bilanci di Lucca Crea srl (vedi I CONTI DI LUCCA CREA SRL, SFIDE E OPPORTUNITA’: “NEL 2021 PENSIAMO DI PERDERE 1,2 MILIONI DI EURO”), il metodo non ha funzionato. La grande maggioranza dei visitatori, complice la concentrazione di aree importanti come la mappa mostra chiaramente all’interno delle Mura, arriva nel centro storico e da lì si muove solo per tornare a casa. Per i primi tre giorni un numero limitato si è interessato al Polo Fiere e al Palazzetto dello Sport. Se si controlla ad esempio la quantità di fotografie e di video caricati su (ad esempio) YouTube, Instagram, Twitch e Facebook (ma anche le corrispondenze di televisioni locali e nazionali) si nota con estrema chiarezza che in gran parte hanno a che fare con il centro storico, un numero assai limitato il Polo Fiere e praticamente nessuno il Palazzetto dello Sport. Gli organizzatori hanno tentato di sostenere questa location con un punto di controllo, lo stand Funko, l’outlet Giochi Uniti e probabilmente contavano sull’attrattiva rappresentata da un ampio parcheggio. Il risultato però è stato assai deludente per i primi due giorni, solo il terzo ha visto presenze significative e addirittura file di oltre un’ora per la Japan Town del Polo Fiere. Per favorire gli spostamenti tra le tre aree gli organizzatori hanno messo a disposizione autobus navetta, non i semplici mezzi del trasporto locale ma veri e propri autobus turistici con una significativa capienza. Tuttavia non sono mancate lamentele in merito all’affollamento e alla frequenza di passaggio di questi mezzi (domenica si è addirittura verificato un vero e proprio ingorgo).

Media partnership e non solo

Il direttore generale di Lucca Crea Emanuele Vietina aveva ribadito in gran parte delle sue interviste la volontà di non limitarsi a fare una fiera come ‘prima’ (della pandemia) ma di prendere spunto dalle best practice di Lucca Changes per mettere insieme qualcosa di nuovo. Gli organizzatori hanno quindi fatto un importante investimento su Twitch con una diretta per tutti i giorni della fiera, rinnovato e rafforzato l’intesa con la RAI (in particolar modo RAI Play) e stretto un ampio assortimento di media partnership (ben otto a coprire campi come cinema, televisione, videogioco, etc). I vari canali hanno avuto un numero di visualizzazioni che andava da poche centinaia a decine di migliaia (il canale Twitch ufficiale) al giorno. Vogliamo comunque ricordare che i vari media partner lavorano a stretto contatto e in sintonia con organizzatori e ufficio stampa di Lucca Comics & Games 2021: sono, quindi, parte della macchina promozionale e non osservatori indipendenti, non ci si aspettino quindi commenti o articoli che possano ‘disturbare’ la rappresentazione gioiosa e solare dell’edizione 2021 desiderata da Lucca Crea srl. Sfortunatamente durante l’edizione 2021 si è rinunciato trasmettere in streaming (tra il resto) gli incontri della Sala Ingellis, anche se qualcuno degli ospiti ha avuto occasione di apparire in uno dei cari canali disponibili. Questo sembra andare contro il desiderio di continuare le buone pratiche e speriamo che nel 2022 si ricominci a trasmettere la programmazione delle varie sale in streaming.