“Negozi in quarantena” è una serie di articoli dedicata a capire come i negozi (più o meno) specializzati in giochi stiano affrontando la crisi rappresentata dal coronavirus, la più spaventosa vissuta dal commercio al dettaglio dalla seconda guerra mondiale. Pubblicheremo contributi man mano che ci perverranno – se avete un negozio (più o meno) specializzato e volete partecipare alla serie, scriveteci!

 

Di Andrea Gaddi
Tempus Fugit è un ‘negozione’ di giochi da tavolo, giochi di carte e wargames di Padova. Lo definisco ‘negozione’ perché si sviluppa su 250 metri quadrati con una zona vendita non particolarmente grande, sebbene fornita, ma ben sessanta posti sedere nella zona gioco, sempre disponibili. Il gioco organizzato per le carte ed i wargames è da sempre il nostro punto di forza, insieme alle giornate demo per far provare i nuovi giochi da tavolo. Da moltissimi anni a questa parte il giovedì sera siamo aperti per la serata settimanale di gioco, dalle 21.00 alle 02.00 circa: ed è forse la serata gioco l’attività che ci manca di più in questo momento surreale.
La pandemia l’abbiamo presa direttamente ‘sui denti’. Non abbiamo subito particolari rallentamenti nei giorni precedenti all’emergenza ma e con la chiusura di tutte le attività, ovviamente, ci siamo trovati ‘in mutande’ e con piccole emergenze logistiche che non sapevamo come risolvere: ad esempio, le spedizioni in transito e la sospensione delle prenotazioni.
Nei primi giorni di chiusura ha prevalso lo stupore e non abbiamo fatto nulla. Diciamo che non ci siamo immediatamente capacitati della situazione e non abbiamo preso nessun provvedimento. Ci siamo limitati a fare da spettatori. Passata la prima settimana, forse con il maturare di maggiore consapevolezza ed una buona dose di noia, ci siamo messi all’opera. Qui comincia il bello! Non avendo un sito (è in preparazione e mi mangio i gomiti a non averlo aperto in tempo!) il compito di attivarsi non si presentava semplice. Abbiamo cominciato con post su Facebook mettendo a conoscenza i clienti della possibilità di poter spedire il materiale nonostante la chiusura. L’interesse è stato subito buono ma non altrettanto la nostra organizzazione. Domande su cosa fosse disponibile da parte degli interessati, i prezzi, i tempi di consegna, l’impossibilità di poter essere sempre in negozio hanno generato un caos organizzativo che ci ha rallentato molto. Tutti i nostri clienti si sono dimostrati comprensivi e dopo questi momenti di incertezza siamo andati benino. La svolta positiva l’abbiamo avuta quando siamo riusciti a trovare una piccola ditta di ‘pony express’ che consegna il materiale in città in pochi minuti dal ritiro. Il cliente da allora ordina, paga e riceve tutto subito! Il servizio ha un costo non basso ma, facendocene carico noi in parte, lo abbiamo reso accettabile.
Le spedizioni si sono susseguite abbastanza bene e ‘rosicchiare’ qualcosa è sempre meglio che non mangiare nulla, ma siamo ovviamente lontani da una soglia di incassi accettabile. Non è stato al momento possibile concordare una eventuale riduzione del canone di affitto, siamo in parola per una sorta di piano di rientro nel caso le cose non riprendano in tempio brevi. Abbiamo chiesto la sovvenzione da 600 euro e al momento della stesura di questo articolo ancora non l’abbiamo ricevuta. La situazione è quindi piuttosto complessa.
Tra i giochi più venduti spiccano i giochi da due giocatori con 7 Wonders Duel, Goryo e Pachtwork sul podio. Non male nemmeno quelli che si giocano da soli come Arkham Horror LCG, Room 25 e Terraforming Mars. Molto apprezzati anche gli accessori per modellismo come colle, pennelli, colori, etc..
Non sono mancati aneddoti buffi, come un signore che ha comprato 7 Wonders Duel e per una settimana mi ha mandato via Whatsapp la sera i punteggi delle partite con a moglie con cui perdeva sempre! Dopo dieci giorni di interminabili sconfitte mi manda un messaggio vocale dove, piangendo dalla gioia, mi faceva sapere di aver vinto con ben due punti di scarto! Un ragazzo invece che vive da solo ha comprato Arkham Horror LCG e sconfortato (ma divertito) ci ha tenuto a farmi sapere che il suo personaggio, una bibliotecaria, era stata mangiata viva dai topi…
In conclusione cosa possiamo dire? Siamo molto contenti di come i nostri clienti abbiano reagito alle nostre proposte e come ci abbiano preferito ai siti di e-commerce, non solo quasi sempre più veloci di noi ma a volte anche più economici. Questo ci fa stare bene ma anche capire che le cose non potranno tornare più come prima. Non potremmo più essere il classico negozio di vicinato, senza sito e-commerce.
Mi sento di chiudere quest’articolo raccontando quello che per telefono mi ha detto un nostro cliente, un signore che spesso veniva in negozio a comprare, ma come spesso capita nel nostro settore, anche solo a fare un giro e scambiare due chiacchiere. Chiudendo un’ordine per telefono mi ha detto “Lo so che è difficile la situazione, voglio solo dirti che compro da voi perché quando il mondo si rimette dritto voglio avere un posto dove tornare. Per favore tenete duro”.