“2020 severo maestro, i negozi nel primo anno del Covid” è una serie di articoli dedicata a come una serie di negozi (semi)specializzati ha vissuto il primo e più brutale anno della pandemia. In questi articoli, scritti dai negozianti stessi, si riflette su cosa sia andata male, su cosa sia andata bene, sulle lezioni apprese e sulle aspettative per il futuro.

Di Andrea Gaddi

Il 2020 sarà un anno che ricorderemo a lungo e lo faremo sicuramente a causa della pandemia, ma anche e soprattutto per la cascata di eventi e cambiamenti che la quarantena ha innescato nel nostro mondo lavorativo. In pochi mesi alcuni aspetti del nostro lavoro sono esplosi ed altri sono implosi. E’ imploso il gioco organizzato in presenza in negozio (per ovvi motivi), lasciando libere per moltissime settimane i quasi sessanta posti a sedere che avevamo a disposizione per i tornei e il gioco libero. Decine di ragazzi ogni giorno si avvicendavano sui tavoli per giocare e scambiare. Sono implose le nostre serate del giovedì sera, unica apertura serale settimanale che permetteva ai ‘più grandi’ di passare una serata diversa dal solito. Sono implose le demo organizzate di giochi in negozio, sono implose le presentazioni delle nuove uscite. Tutti questi aspetti che, insisto col dirvi, sono implosi, spariti, scomparsi erano in assoluto il nostro modo di lavorare. Erano gli strumenti che in questi anni ci hanno permesso di diventare un negozio di riferimento per il nostro settore e per gli appassionati.

Le settimane del primo lockdown (marzo-aprile) ci siamo ovviamente resi conto che qualcosa bisognava fare e che non potevamo solo aspettare che la situazione si normalizzasse. Ci siamo quindi lentamente ma inesorabilmente mossi verso una necessaria informatizzazione del negozio e delle sue procedure di vendita. Dopo una campagna di vendita e consegna porta a porta con Whatsapp e Telegram ci siamo trovati ad affrontare la domanda più frequente e imbarazzante per noi: “Avete un sito?”. Purtroppo no, non lo avevamo! Tempus Fugit Padova nel 2020, in maniera imperdonabile non aveva un sito (non lo abbiamo nemmeno ora ma finalmente è questione solo di poco prima che sia attivo), non aveva presenza in nessuna piattaforma on line di vendita e quasi tutto era gestito da lunghi fogli xls o in maniera mnemonica. Una cosa preistorica!

Può sembrare strano ma il nostro lavoro era molto locale, incentrato come dicevo sul gioco fisico in negozio, con tornei, eventi, gioco libero, tutte cose che in speriamo presto di poter rifare, ma che in qualche modo avevano cementato il nostro modus operandi e non gli avevano permesso di evolvere. Vendevamo come si vendeva negli anni ’90 e forse anche prima. La pandemia ci ha costretto ad un rapido mutamento e abbiamo organizzato consegne in tutta Italia con corrieri nazionali, in città Pony Express cittadini e nella UE con vettori internazionali.

Vi è stata poi l’esplosione dei giochi da tavolo! Ne siamo stati letteralmente travolti! Abbiamo sempre fatto del gioco da tavolo il nostro punto di forza, con una varietà notevole di titoli. Questa grande disponibilità di titoli ci ha permesso di essere interessanti per i clienti finali anche contro colossi on line. Devo ammettere che spesso, alcuni nostri clienti hanno espresso la volontà di pagare qualcosa in più senza problemi perché ci tengono al loro negozio di riferimento e ad avere un posto dove tornare a giocare quando tutto questo incubo sarà finito.

Il modellismo ed il wargame che trattiamo con discreto successo sono esplosi anch’essi. Il tempo libero dopo il coprifuoco delle 22.00 è stato utilizzato da molti per tornare a dipingere armate e figurini come forse non si faceva da tempo. L’impossibilità di andare al cinema o a mangiare la pizza ha ‘forzato’ anche molte ragazze, in genere refrattarie a questo tipo di hobby, ad interessarsi a colori e pennelli, creando un vero e proprio mini boom di vendite anche in questo settore.

Infine anche il negozio ha subito una drastica trasformazione. I tavoli nella zona gioco e le quasi sessanta sedie sono state messe da parte e la sala è adesso una showroom con moltissimi giochi aperti e visionabili, per aiutare la vendita e rendere l’esperienza in negozio ancora più speciale. Sono stati aggiunti altri dieci metri di scaffali a muro per ‘colpire’ i nostri clienti con la varietà e la scelta. Abbiamo aggiunto tantissimi prodotti al nostro catalogo, come ad esempio gli scacchi o i puzzle che sembravano beni passati di moda e sono invece tornati alla grande.

Insomma, questa pandemia, parlando solo della sfera lavorativa, ci ha cambiati in maniera sostanziale e ci ha permesso una bella evoluzione. C’è ancora molto da fare ma siamo accompagnati da un certo entusiasmo ed un po’ di effervescenza che ci dà energia. Abbiamo e stiamo lavorando molto, impossibilitati a fermarci per non perderci.