Ha destato molta attenzione la notizia che Hasbro avrebbe fatto un’offerta per l’acquisizione della Mattel con il potenziale di creare un enorme conglomerato nel campo del giocattolo (e del gioco): Hasbro controlla numerosi marchi e succursali importanti (Transformers e Nerf, ad esempio) mentre Mattel è sempre l’azienda di Barbie e Hot Wheels. Tuttavia, mentre Hasbro ha saputo diversificarsi, anche grazie ad acquisizioni cruciali come Wizards of the Coast (che ha portato in dote Magic l’Adunanza e Dungeons & Dragons), Mattel non ha più lanciato nuove proprietà di successo paragonabile a Barbie e Hot Wheels (anche se negli anni ’80 sembra che cercò di acquistare – senza successo – la TSR), pur mantenendo licenze di peso come i personaggi DC Comics, declinando come quote di mercato e vendite (ad esempio, scriveva Fortune, a causa della perdita di licenze di grande peso passate proprio alla Hasbro). Secondo la Reuters Hasbro avrebbe fatto un’offerta per acquistare Mattel il 10 novembre, dopo un periodo di voci che avevano portato a un costante aumento del valore delle azioni. L’offerta però sarebbe stata rifiutata, scrive Bloomberg citando sempre Reuters, perché considerata troppo bassa (un investitore si sarebbe aspettato tra 22 e 25 dollari ad azione) e provocando un immediato calo del valore delle azioni Mattel. Sempre Bloomberg però scrive che ci sarebbero stati colloqui in merito a una ‘fusione’ anche lo scorso anno, ma senza esito. Tutte le fonti informate sulla trattativa però sottolineano anche i timori legati alla reazione delle autorità preposte all’antitrust (pur, sotto la presidenza Trump, con un supposto occhio maggiormente ‘benevolo’).