A metà dicembre, scrive il quotidiano on line Lucca In Diretta, si è riunita la commissione Partecipate del comune di Lucca per incontrare Francesco Caredio, attuale amministratore unico della società Lucca Crea (che organizza Lucca Comics & Games) insieme al membro del consiglio di amministrazione della società Fabiola Biondi. Nel corso dell’audizione sono emersi alcune interessanti informazioni in merito all’abbandono di Emanuele Vietina (oggi dirigente di Amazon) e alla ricerca di un direttore generale il cui bando è stato pubblicato proprio a dicembre sul sito di Lucca Crea. Caredio ha affermato che Emanuele Vietina aveva espresso la sua intenzione di abbandonare l’incarico di direttore esecutivo (“non aveva potere di firma, eseguiva le indicazioni del consiglio di amministrazione”) già dal mese di aprile anche se la notizia è stata divulgata più tardi e “da agosto siamo rimasti scoperti”. A questo proposito è possibile che l’abbandono sia stato anche provocato dalla mancata concessione proprio del ruolo di direttore generale che aveva già Renato Genovese (“scaduto il suo contratto, è stata fatta la scelta di non procedere a nuove assunzioni”), promozione che avrebbe rappresentato un degno coronamento di un lungo percorso. La mancanza di un direttore ha creato “la difficoltà della mancanza di un direttore generale che tirasse un po’ le fila” e quindi è emersa la decisione di cercarne “una figura professionale di alto livello” e che sia in grado di “interfacciarci con le grandi multinazionali”. Bisogna infatti tenere presente che il nuovo direttore generale non dovrà occuparsi della sola Lucca Comics & Games ma anche di creare (e/o) portare eventi e iniziative nella sede fieristica che Lucca Crea ha ‘ereditato’ dalla società Lucca Fiere & Congressi (fusasi con Lucca Comics & Games srl per dare vita a Lucca Crea). L’assessore lucchese alle Partecipate Giovanni Lemucchi infatti ha puntualizzato che “dobbiamo puntare su manifestazioni adeguate e di nicchia che la professionalità e la storia di Lucca Crea dimostrano che può organizzare” anche a fronte dell’enorme passivo ereditato: ” abbiamo trovato la società che gestiva il Polo fiere in uno stato disastroso, con costi accumulati di circa 11 milioni” (fotografia de La Gazzetta di Lucca).