In una lunga e preoccupata intervista sul sito Icv2.com a Christian Petersen (AD) Steve Horvath (direttore generale) di Asmodee North America si lancia un nuovo, forte segnale di allarme per il proliferare di giochi contraffatti (definito come una questione critica per il settore) per i quali i due dirigenti esprimono una enorme preoccupazione. A quanto pare il fenomeno ha raggiunto dimensioni imponenti, con una stima (per difetto) di un giro di affari tra i sette e i dieci milioni di dollari e la convinzione che per certi giochi le vendite delle copie contraffate siano almeno il 70% del totale. Oltre alla evidente preoccupazione per le mancate vendite (con giochi popolari la cui richiesta ha un collasso improvviso), per l’erosione dei marchi legata a prezzi così ‘competitivi’ (come minimo la metà del prezzo suggerito per i giochi autentici), i due dirigenti esprimono la loro preoccupazione per l’effetto negativo che un gioco scadente può avere sui clienti (segnalando un enorme aumento di recensioni negative sulla qualità fisica di certi prodotti), il possibile uso di componenti tossici e la difficoltà di lavorare con Amazon e in Cina per la lotta alla contraffazione. Christian Petersen arriva a definire il problema della contraffazione come una minaccia forse esistenziale (“perhaps even an existential one”), notando che questo problema sta passando da giochi di carte (7 Wonders viene esplicitamente menzionato) ai giochi da tavolo con componenti in plastica (ad esempio Ticket To Ride e soprattutto I Coloni di Catan).