Il tema del controllo dei prezzi grazie all’adozione della politica del MAP (Minimum Advertised Pricing, Prezzo Minimo Proposto) per i giochi negli Stati Uniti (e non solo) è sempre più di attualità a fronte del desiderio di molti produttori di proteggere il circuito dei negozi tradizionali, sempre più in difficoltà di fronte alle politiche del prezzo aggressive all’estremo di molti venditori on line (in testa Amazon). Il MAP rappresenta in sostanza il prezzo minimo a cui un gioco o un prodotto può essere venduto, pena (in teoria) essere tagliato fuori dal produttore che impone questa politica ai suoi rivenditori. Naturalmente si pone il problema del controllo dei prezzi che vengono proposti on line, dato il proliferare di siti che vendono (anche) giochi da tavolo. Il sito Icv2.com riporta un’interessante intervista al Enterprise Sales Manager di Oris Intelligence, un’azienda che propone servizi di controllo alle aziende che conta anche venti produttori di giochi tra i propri clienti.