Sono stati pubblicati i bilanci 2021 di Lucca Crea srl, la società interamente posseduta dal comune di Lucca che organizza (anche) Lucca Comics & Games (LC&G). LC&G resta l’attività di gran lunga principale della società da cui trae almeno il 90% dei suoi ricavi. Lo scorso anno Lucca Crea aveva ipotizzato una perdita di esercizio nel 2021 di oltre un milione di euro (vedi “I CONTI DI LUCCA CREA SRL, SFIDE E OPPORTUNITA’: “NEL 2021 PENSIAMO DI PERDERE 1,2 MILIONI DI EURO”) ma questo temuto risultato negativo non si è verificato poiché la società – grazie al grande esito di LC&G 2021 e a una serie di sostegni pubblici – ha registrato un risultato di esercizio positivo (differenza tra ricavi e costi di una azienda) di 847.201 euro a fronte di uno negativo nel 2020 di 802.015 euro. I ricavi sono invece stati di 3.755.922 euro a fronte di soli 640.759 del 2020 (inevitabile data la mancanza di una fiera in presenza), un grande miglioramento che però impallidisce di fronte agli 8.170.967 euro di ricavi del 2019 (che però diedero un risultato d’esercizio positivo di ‘soli’ 325.818 euro). Tutto bene dunque? Inevitabilmente, ci sono luci ed ombre.

Le ombre

Nei bilanci 2021 si scrive che la società ha vissuto un momento difficile che l’ha costretta a mettere in cassa integrazione i propri dipendenti dal mese di marzo al mese di giugno 2021 a fronte del divieto di svolgere attività fieristica, anche se tale divieto sarebbe poi stato superato e l’edizione 2021 avrebbe avuto effettivamente luogo con un lavoro preparatorio a spron battuto. Lucca Crea srl ha anche sviluppato un importante indebitamento con una banca per 700.000 euro (“a sostegno liquidità per pagamento fornitori e stipendi”) e con SACE Simest (“la mission di SACE è sostenere le imprese italiane, grandi aziende e PMI, che desiderano costruire una presenza forte e solida nel mercato globale”) per altri 500.000 euro. La concorrenza rischia di intensificarsi a un livello molto elevato con operatori vecchi e nuovi interessati ad organizzare eventi ‘stile LC&G’: i bilanci 2021 segnalano esplicitamente Milan Games Week (i cui organizzatori stanno cercando di esportare questo ‘modello’ in altre sedi) e Joy Rimini ma andrebbero considerati come concorrenti anche gli appuntamento della serie Modena Nerd e Bologna Nerd. Play non viene menzionata, probabilmente perché focalizzata solo sull’aspetto del gioco da tavolo. Infine, la pandemia ha cambiato anche il modo di comunicare e fare pubblicità di molte aziende del settore pop culture: “non è possibile non far notare quanto queste aziende nel biennio pandemico abbiamo progressivamente spostato i loro investimenti promozionali dalle fiere, eventi e esposizioni in presenza al marketing digital, e alla veicolazione tramite social, influencer e content creator” in alternativa a quanto proposto da LC&G. Ne consegue quindi, se ne sono già viste tracce nell’edizione 2021 e ancor più nella presentazione dell’edizione 2022, che si ritengono, non solo lungimiranti, ma necessariamente da potenziare gli investimenti connessi ai nuovi spin-off extra moenia (al di fuori del ‘perimetro’ tradizionale di LC&G N.d.R.) come i progetti Campfire, Feltrinelli Comics & Games e sulla piattaforma Twitch. Attività di business development atte a integrare e ampliare l’offerta di ingaggio e attivazione del brand Lucca Comics & Games”.

Le luci

I bilanci 2021 scrivono con grande soddisfazione che “va sottolineata la forte crescita dei mercati afferenti le frazioni merceologiche interessate a Lucca Comics & Games” con dati specifici riguardanti il gioco, il videogioco e il fumetto anche se per alcune di queste categorie si nota già un rallentamento della crescita dopo il boom del 2020 pandemico. Nondimeno, una buona base da cui ripartire. Altro segnale assai importante l’enorme entusiasmo dimostrato dal pubblico per l’edizione 2021 (vedi LUCCA COMICS & GAMES 2021: PARTITA LA CACCIA AL BIGLIETTO E TIMORI PER L’AFFLUSSO DEI ‘SENZA TICKET’) che fa ben sperare anche per l’edizione 2022. Da notare anche gli importi ricevuti da Lucca Crea a sostegno dell’attività e della struttura aziendale: ben 1.318.733,52 euro grazie a “DECRETO RISTORI, DECRETO SOSTEGNI, DECRETO SOSTEGNI BIS, ESENZIONE IMU, FONDO INVESTIMENTI TOSCANA, SACE SIMEST (ben 500mila euro a fondo perduto N.d.R.) e REGIONE TOSCANA”. Non si può non notare che senza tali ristori il risultato di esercizio sarebbe stato in negativo di 471.532 euro.

Qualche curiosità

Nella lettura dei bilanci si nota che Lucca Crea srl ha intensificato il suo ruolo di ‘agenzia di servizi’: essa ha infatti (mantenendosi nell’ambito dei temi di LC&G) ricevuto 12mila euro per “servizio di ideazione e organizzazione di un’iniziativa di comunicazione nell’ambito del progetto donatori di ruolo”, 27mila euro per “progetto Museo del Risparmio”, 38.564 euro per “progetto BlueTube”, 24mila euro per “realizzazione di un gioco inedito sull’arte contemporanea italiana a partire da artisti e correnti, collezione Farnesina” e 30mila euro per “per progetto fumetti nei musei”. Sarebbe poi interessante conoscere se e quanto la RAI abbia pagato per la realizzazione dei documentari curati da Lucca Crea e trasmessi su RAIPlay e quale sia stata l’effettiva valenza economica dell’accordo tra Lucca Crea e Amazon ma purtroppo non vi sono dati e queste grandi aziende non vengono neppure menzionate.