L’edizione del 2020

Play è insieme a Lucca Comics & Games uno dei due appuntamenti imperdibili per appassionati ed editori nel mondo ludico italiano, prova ne sia la quantità di uscita programmata in occasione dei due eventi (sia da grossi editori che da più modesti – ma non meno interessanti – autoproduttori). Questa nuova edizione viene annunciata come la più grande di sempre come superficie (“24mila metri quadrati, tutti coperti”) e numero di tavoli per giocare (“2900 tavoli”). Il tema scelto dagli organizzatori per il 2020 è il futuro sostenibile, “per sottolineare come il gioco sano ed intelligente possa essere un potentissimo strumento di riflessione e approfondimento”, una tendenza di attenzione sempre crescente all’ambiente e all’ecologia vista in titoli di grande successo come Wingspan (dedicato agli uccelli), Photosynthesis (in cui si deve fare crescere un bosco) o Planet (dove si deve letteralmente creare un pianeta vivo e vitale). Sempre nel campo del gioco come portatore di valori positivi, Play sottolinea sia l’ampiezza della copertura della manifestazione (“dai giochi da tavolo, ai giochi di ruolo, sino ai giochi di miniature, di carte collezionabili, giochi dal vivo, video giochi e altri giochi della tradizione”) e la sua totale presa di distanza dal gioco d’azzardo (“sicuramente non è mai presente”).

Il convitato di pietra: COVI19

L’epidemia legata al coronavirus 19 ha il potenziale per mettere in grosse difficoltà manifestazioni grandi e piccole, soprattutto nelle regioni più colpite dal problema come Lombardia e Veneto, con l’imposizione di divieti parziali e totali (anche se, fa sapere l’ufficio stampa di uno degli eventi previsti a marzo, i divieti in questione scadono il 1 marzo). Interpellati sulla questione, dall’ufficio stampa di Play ci hanno fatto sapere che “almeno per ora” non si ha notizia di alcuna disposizione simile in preparazione da parte della regione Emilia Romagna e che sempre al momento “non ci sono segnali” che l’affluenza del pubblico sarà negativamente impattata dall’epidemia. Naturalmente ci auguriamo, certamente non solo per il bene di Play e delle altre manifestazioni, che il problema del COVI19 si risolva per tempo e che la situazione torni alla normalità.