DI MIRKO PELLICIONI (MPE EDIZIONI)

Quest’anno MPE ha di portare in demo i nuovi progetti che si volevano far giocare: ancora nulla è pronto per la pubblicazione, uscirà tutto dal 2024, ma non si voleva comunque mancare a questo importante momento di confronto. Le demo hanno ricevuto accoglienza e interesse che non ci si aspettava, davvero molto soddisfacenti. Tra i progetti proposti segnalo Drukmahora l’ultimo branco, gioco dieselpunk fantasy (quasi pronto) e molti sono passati allo stand (MPE era ospitata da Mondiversi) a chiedere la data di uscita. Gli autori stessi hanno poi portato inoltre il loro progetto Leviathans un gdr fantasy di forte ispirazione manga che strizza anche l’occhio allo stile di gioco dei JRPG. Le demo hanno dato ottimi risultati e parimenti buoni sono stati i feedback per il progetto (il gioco è ancora in fase di sviluppo iniziale ). Da notare il grande successo per Gatti, anche di questo si sono fatte numerose demo grazie Francesco Rossi, il gioco di ruolo di Michele Molinari, andato esaurito (era uscito a Lucca Comics & Games 2022): sarà presto pronta la seconda edizione,, letteralmente. Infine, Infine, l’edizione italiana di Against the Darkmaster che stiamo traducendo è stato portata in demo a PLAY: si tratta di un gioco di vecchio stile ispirato allo storico Gioco di Ruolo del Signore degli Anelli (GiRSA) della ICE (edito ai tempi da Stratelibri) che attira sempre tanto interesse e ne siamo davvero soddisfatti. Quindi anche se non si aveva praticamente alcun prodotto in vendita la fiera è andata per MPE veramente bene e ha lasciato più che soddisfatti. Questo prova che Play ha mantenuto la sua vocazione di far giocare la gente e farle provare titoli nuovi. 

Devo dire che anche gli standisti nostri vicini (Tin Hat Games a La Terra dei Giochi  solo per citarne alcuni) mi sono sembrati soddisfatti. Anche loro erano impegnati a far provare giochi ininterrottamente. Tuttavia, pur essendo sicuramente contento credo che Play stia diventando per tutti un po’ ‘strettina’. Inoltre le aree esterne, a causa della pioggia, hanno un po’ sofferto e provare giochi in aree demo per giochi di ruolo ‘aperte’ nei padiglioni principali risulta un grosso problema: molti dimostratori infatti avevano piccoli amplificatori con microfono per farsi sentire. È vero che Play dispone di alcune salette al piano superiore ma sono occupate da eventi e incontri quindi per i piccoli editori che facciano solo demo al momento non sono praticabili. Inoltre sono isolate: di fatto piano terra e primo piano non dialogano molto, non c’è pubblico ‘di passaggio’ e frammentano l’esperienza. Ancora una volta la parte da padrone l’hanno fatta i tavoli da giochi da tavolo, tutti sempre affollati a riprova della grande popolarità di questo genere di gioco.

Critiche ne devo fare, me ne dispiace, sul versante servizi: file interminabili ai bagni o per avere un caffè, prezzi un po’ alti per le vettovaglie. Anche la viabilità è un grande problema: al casello le solite file interminabili (amici che ci hanno detto di avere avuto difficoltà ad accedere alla fiera) a riprova di una struttura ormai ai limiti per questa manifestazione così cresciuta. L’organizzazione ha però fatto del suo meglio e questo fa ben sperare per il futuro.