Dicembre resta il mese più importante per le attività commerciali di ogni dimensione, siano esse on line, off line o ‘ibride’. Ma come è stato il Natale 2020 per i negozi (semi)specializzati? Con (semi)specializzati intendiamo quei negozi che fanno del gioco hobbistico quantomeno una parte rilevante della propria offerta commerciale, magari affiancandolo a fumetto, ristorazione, gadgettistica e pop culture in generale. Abbiamo condotto un sondaggio tra negozi di questo tipo e viste le premesse (seconda ondata della pandemia, restrizioni di movimento, perdurante crisi economica) era legittimo aspettarsi una risposta se non cupa quantomeno poco soddisfatta. Invece, con nostra sorpresa e molto sollievo, la soddisfazione, a volte entusiasta, sembra dominare i pensieri dei rispondenti.

Hanno risposto al nostro sondaggio una trentina di negozi che rappresentano statisticamente un campione ottimo, considerando che nella migliore delle ipotesi i negozi (semi)specializzati non saranno più di un centinaio in tutta Italia – no, vedere venduto Dixit in una libreria non fa della libreria un negozio (semi)specializzato. Di questi circa il 45% dei rispondenti hanno riferito di un periodo “molto buono, superiore alle aspettative” (naturalmente le aspettative dei vari negozi potevano essere molto diverse fra loro), l’1% ha addirittura parlato di un periodo “ottimo, superiore a ogni più rosea aspettativa” e l’18% circa di un periodo “valido, in linea con lo scorso anno”. Non manca qualcuno meno positivo, ma senza particolare gravità: lo 0,7% circa ha parlato di un periodo “discreto, con un leggero calo rispetto al 2019” mentre il 2% ha parlato di un periodo “deludente, c’è una riduzione significativa”. Nessuno, fortunatamente, ha parlato di un periodo “pessimo” anche se tale opzione era sul tavolo.

Naturalmente per molti negozianti la Grande Paura era e resta che la immensa crescita dell’e-commerce e soprattutto di Amazon avrebbe impattato in modo assai brutale sulle vendite, visto che molti italiani hanno ‘scoperto’ l’e-commerce proprio nel 2020 e proprio grazie alle pandemia. Timore giustificato? Uno dei rispondenti ha commentato che “Mi aspettavo che (…) la gente comprasse o da Amazon o dai vari GdOStore che stanno scontando tutto. Ma tutto , compresi i giochi super esauriti che la gente pagherebbe più del prezzo di listino. Quindi dico Ottimo! Meglio dell’anno scorso (come mese)” mentre un altro ha scritto laconicamente ma entusiasticamente “Assolutamente record!”. Non tutti però sembrano percepire un effetto limitato della concorrenza del commercio on line, almeno per le categorie di giochi più costosi e complessi. Un altro negoziante ha infatti affermato che “Non so se supererò l’anno scorso, attualmente sono sopra. (…) Il dato più confortante e la quantità di persone nuove, che è sopra la norma. Per il resto, come sempre, pochissimi gioconi e tanti giochini, a conferma che l’appassionato compra on-line. Li vedrò tutti ta il 28 e il 15 per le bustine protettive…”. Il commento sui giocatori hobbistici che si vedono apparentemente solo per gli accessori è stato condiviso da un altro negoziante che ha scritto semplicemente “Anche io sono giunto alle identiche conclusioni e quindi a mio parere l’attività del negozio – non solo l’assortimento – va ricalibrata in tale direzione. Per me non ha senso organizzare serate e demo per gente che poi da te compra solo buste protettive”. Questo argomento, il rapporto tra negozi (semi)specializzati e giocatori hobbisti, sarà però tema di una futura inchiesta.