Plato Magazine è una rivista belga di lingua francese dedicata interamente al gioco da tavolo. Nata nel 2005, dopo qualche incertezza iniziale ha cominciato ad apparire regolarmente dal numero 39 (agosto 2011) ed è arrivato a fine 2020 alla impressionante cifra di oltre centotrenta numeri usciti. Questa performance la rende una delle riviste ludiche più longeve in assoluto.

Plato Magazine è un fascicolo spillato di 60 pagine interamente a colori con periodicità mensile (non esce però a gennaio e ad agosto), spesso allegando materiali aggiuntivi per i giochi da tavolo: il numero di novembre ha per esempio una carta promo del gioco Seven Wonders in greco, la Corporazione degli Architetti (già apparsa nella scatola Leaders per la prima edizione). La rivista, graficamente curata e con ricca di immagini al servizio del testo (e non viceversa), contiene una sezione Tutti Frutti (in italiano nel testo), comprendente editoriale, notizie, un profilo della redazione e dei redattori, segnalazioni, riflessioni di redattori su un aspetto del gioco e del giocare; un dossier, nel numero 130 (ultimo arrivato da noi) un ampio dossier dedicato ai giochi sui dinosauri (recensione di Jurassic World Miniatures Game, intervista all’editore del gioco Exod Games, recensione di Dinogenics, panoramica su numerosi altri giochi sui dinosauri da Mauro Mauro Dinosauro a Tiny Epic Dinosaurs); una recensione di Smallworld of Warcraft con intervista all’editore Days of Wonder (parte del gruppo Asmodee); un articolo sul ‘riciclaggio’ delle meccaniche di gioco tradizionali in giochi più ‘moderni’; una intervista a due produttori moderni di giochi ‘storici’ (di origine medievale e rinascimentale); un articolo sulle origini di molti giochi di società in titoli o passatempi dei primi del Novecento.

Non poteva non essere presente un buon numero (decine) di recensioni di giochi, sparse un po’ ovunque per la rivista, a riprova che questo genere di articoli resta ancora gradito ai lettori, con valutazioni di giochi di ogni complessità a livello. La rivista sembra adottare la filosofia del parlare solo di giochi ‘buoni’ dal momento che in tutto il numero non si trovano recensioni negative (pur teoricamente previste) o comunque meno che favorevoli.

Plato Magazine lascia una buona impressione dal momento che, pur evitando come quasi sempre temi ‘controversi’ (fallimenti, l’impatto della pandemia, la enorme produzione, etc) si occupa del gioco da tavolo con profondità e impegno. Le interviste, inoltre, non sono un favore all’intervistato ma cercano di scavare e chiarire la materia (ad esempio l’intervista a Days of Wonder illumina su molti aspetti del lavoro di un produttore con il licenziante). Consigliata, se si legge il francese (l’abbonamento per l’Italia costa 45 euro per sei numeri).