di Ciro Alessandro Sacco

Lucca Changes

Si è conclusa da quasi due settimane l’edizione più insolita di Lucca Comics & Games, definita dalla società organizzatrice ‘edizione Changes’, tutta in digitale (Campfire esclusi) dopo il tentativo di organizzare almeno alcuni eventi (in numero progressivamente sempre più limitato) nella città di Lucca. Un tentativo però vanificato dall’irrigidirsi delle norme per la lotta alla pandemia mentre tutti gli altri grandi eventi (non solo del fumetto e del gioco), in Italia e non, hanno scelto di evitare un’edizione 2020 se non in digitale. Lucca Crea ha preferito prima procedere  nel tentativo di organizzare il suo evento principe (sollecitata in tal senso, vigorosamente, dalla politica e dagli operatori commerciali locali) anche ‘dal vivo’, ma una volta confinato allo streaming: gli organizzatori si sono valsi anche della collaborazione di Rai Radio 2, RaiPlay e i canali Rai 4, Rai 5 e Rai Ragazzi oltre che della (discussa e anche contestata) intesa con Amazon che pare decisamente contradditoria con la scelta di ‘sostegno ai negozi’ del progetto Campfire. La rete Campfire, sia pure anch’essa colpita dalle restrizioni per la lotta alla pandemia, ha continuato a essere operativa con una serie di eventi locali come presentazioni di giochi e fumetti, sessioni firmacopie e molto altro ancora in 157 attività coinvolte (in grande maggioranza a Nord e al Centro) rappresentando così la sola dimensione ‘fisica’ di Lucca Comics & Games – Edizione Changes.

L’offerta digitale

L’edizione digitale di Lucca Comics & Games – Edizione Changes ha proposto l’abituale vasto cartellone di eventi, incontri e seminari che nell’era pre Covid sarebbero stati tenuti all’interno delle sale incontro della fiera. Probabilmente, anzi, il numero degli eventi ripresi è stato superiore al numero di eventi che si sarebbero svolti in una edizione ‘normale’ anche se divisi in una quantità di argomenti: gioco, videogioco, narrativa, fumetto, animazione, televisione e cinema. Si può (dal momento che tutti i video sono visibili sui canali di Lucca Comics & Games) così assistere a incontri con una vasta serie di addetti ai lavori (editori, autori, illustratori, etc) da soli o in gruppo, letture dal vivo, presentazioni di novità (sia singoli prodotti che interi programmi editoriali), qualche dibattito e altro ancora. Mi ha un po’ sorpreso che i video più seguiti abbiano raccolto qualche migliaio di visualizzazioni, con la maggioranza che si assesta ben sotto il migliaio, a riprova a mio giudizio che a seguire questo tipo di eventi in streaming ‘specialistici’ è la parte più motivata e interessata del pubblico. La scelta di mandare tutto in streaming in tempi brevissimi ha però avuto il vantaggio di consentire a chiunque di poter seguire questi eventi, con il risultato di avere numeri ben superiori rispetto alla normale capienza di una sala. Uno degli incontri che ho apprezzato, “Laboratorio di Game Design”, ha raccolto (finora) quasi 700 visualizzazioni e, come uno dei relatori ha fatto notare, la sala Ingellis del padiglione Carducci mai avrebbe potuto contenere un numero del genere – posto che tutti i 662 visualizzatori avessero deciso di recarsi in fiera e assistere al dibattito. Trovo però spiacevole registrare ancora una volta due tendenze nel programma degli eventi e degli incontri di Lucca Comics & Games – Edizione Changes e tante altre fiere: evitare con cura temi ‘controversi’  (ad esempio, per limitarsi ai giochi: esiste o no una ‘sovrapproduzione’ di giochi? Qual’è il futuro del negozio specializzato o semispecializzato? Le riviste cartacee hanno ancora un senso?) e l’abitudine di tanti moderatori a divenire l’equivalente di venditori impegnati a magnificare il prodotto, il personaggio o il servizio di cui si occupano con toni adeguatamente entusiasti se non addirittura plaudenti.

Un messaggio per quelli che “ancora non capiscono”

Non pochi fra appassionati e addetti ai lavori (questi ultimi però rigorosamente a microfono spento…) avevano espresso la convinzione che sarebbe stato meglio evitare in toto organizzare Lucca Comics & Games – Edizione Changes con appuntamenti ‘fisici’ (alcuni addirittura caldeggiando un salto tout cour, come scelto un po’ faticosamente da Play), concentrandosi invece sulla dimensione digitale nella scia di quanto deciso da GenCon, ComiCon, Spiel e tanti altri eventi di primissimo piano.  Saltata la parte ‘dal vivo’, Lucca Crea ha concentrato il suo sforzo su un’edizione digitale che è stata attivamente promossa mobilitando dipendenti, consulenti, collaboratori della società, partner a vario titolo e portatori di interesse (influencer compresi) per aumentare le attese del pubblico e contrastare l’opinione prima di chi disapprovava la scelta di tentare comunque un’edizione in parte ‘dal vivo’ e la più radicale preferenza di chi caldeggiava un salto completo. Davvero memorabile la frase di una dirigente della televisione di stato (ben nota fucina di meritocrazia e trasparenza) in una conferenza stampa che affermava, diretta ai critici e ai dubbiosi come il sottoscritto, “altri che forse non hanno capito l’importanza di quello che si sta facendo lo capiranno col tempo”. Lucca Crea fa il suo interesse e non si comporta diversamente da tante altre aziende impegnate nella propria promozione, ma una linea più aperta alle critiche (cercando un confronto e offrendo un ascolto, non bacchettando chi “non ci arriva”) a mio giudizio sarebbe stata più efficace e pagante.

I riscontri

Qual’è stato il risultato di tutto il lavoro di organizzazione di Lucca Comics & Games – Edizione Changes? Secondo il comunicato conclusivo, notevole: “oltre 250.000 utenti unici, per più di 1 milione di visualizzazioni di tutti i contenuti proposti e più di 1,5 milioni di minuti di video visualizzati”. Interpellato da me sulla materia, l’ufficio comunicazione ha risposto che la cifra di un milione di visualizzazioni “si riferisce ai dati del portale di streaming del festival, ai dati dei canali Youtube del festival, ai dati del profilo Twitch del festival. Non sono stati inclusi i dati di soggetti terzi che hanno ripreso alcune delle nostre live (tra partner e stampa)”. Il canale YouTube di Lucca Comics & Games ha comunque raggiunto dal 2009 a oggi poco più di 1,8 milioni di visualizzazioni ma non offrendo You Tube un dettaglio anno per anno, non è possibile per utenti terzi stabilire il numero delle visualizzazioni sulla piattaforma per il solo 2020 – per questo non resta che attendere un nuovo comunicato, promesso attorno alla metà del mese. Si tratta di numeri certamente interessanti ma che nel contempo dimostrano la impraticabilità, quantomeno a livello di costi/benefici, di fiere in formato solo digitale. E’ invece benvenuta la possibilità di vedere in tempo reale o dopo una manciata di giorni tutti gli eventi e gli incontri programmati ‘dal vivo’, uno sforzo tecnologico che spero possa essere ripetuto anche in una (speriamo) più normale edizione 2021 di Lucca Comics & Games. L’alto numero di visualizzazioni di molti eventi e incontri, soprattutto per appassionati come premiazioni e dibattiti, rispetto alla capienza (e al pubblico presente) di una sala dimostra come ci possa essere un incontro virtuoso fra reale e digitale. Non per nulla alcuni incontri si sono svolti ‘dal vivo’ ma a porte chiuse, con ospiti (di speciale riguardo o particolarmente audaci?) presenti a Lucca a interagire con lo staff della manifestazione e/o tra loro.

Campfire

L’iniziativa Campfire è stata accolta bene da molti negozianti, soprattutto (semi)specializzati nel settore del gioco hobbistico, contenti di essere finalmente considerati e inseriti nel sistema Lucca. Di questa scelta Infoludiche si assume una qualche parte di merito, dal momento che il nostro sito è stato esplicitamente menzionato in un comunicato stampa come una delle fonti di ispirazione del progetto Campfire. Gli iniziali entusiasmi si sono ridotti alla notizia dell’accordo tra Lucca Crea e Amazon che moltissimi (non tutti però) negozianti vedono come un’autentica nemesi (vedi LE REAZIONI DEI NEGOZIANTI AL NUOVO NEGOZIO ONLINE DI LUCCA CHANGES) anche se parte dei negozi critici alla fine hanno comunque scelto di aderire al progetto Campfire che ha raggiunto la cifra di 157 sedi. Annullato il torneo nazionale di 7 Wonders causa pandemia, i vari Campfire si sono comunque impegnati (non tutti, ho visitato in Italia centrale un Campfire senza alcun evento nel negozio e molti altri avevano un calendario eventi completamente vuoto, almeno consultando la pagina ufficiale) a organizzare eventi e hanno avuto anche la possibilità di vendere in anteprima novità (ma ancora una volta ho visitato un negozio specializzato nell’Italia centrale che, pur non essendo Campfire, aveva già in vendita uno dei titoli in questione). In un sondaggio in un gruppo che raccoglie oltre cento tra i negozianti (semi)specializzati in giochi, alla domanda “Quali sarebbero le iniziative da aggiungere per una edizione 2021 di questo progetto?” rivolta ovviamente a chi avesse aderito le risposte più popolari sono state “spingere gli editori a fare più esclusive campfire”, “una bag of lucca più ricca anche se più cara” e a pari merito “più anteprime Campfire” e “nessuna collaborazione su Amazon”. A una seconda domanda sul giudizio complessivo dell’iniziativa, la grande maggioranza ha risposto di non avere aderito ai Campfire ma fra chi ha scelto di partecipare si registra una certa soddisfazione e nessuno si è lamentato. Qualcuno ha anche espresso l’ipotesi che nel 2021, tornati sperabilmente alla normalità, il progetto Campfire sia archiviato.

Giudizio complessivo

Appartenendo alla schiera si coloro che “non capiscono ancora” resto dell’idea che, pur capendo le circostanze in cui Lucca Crea deve maturare le proprie decisioni, il progetto di una Lucca Comics & Games in parte dal vivo avrebbe dovuto essere eliminato fin da subito, senza attendere decreti governativi. Resto anche dell’idea che, pur non concordando con essa, l’idea di saltare completamente l’edizione 2020 della fiera non fosse frutto di una velenosa volontà polemica o dell’incapacità di comprendere, ma una posizione pienamente legittima. Sono anche convinto che, nell’ottica di un deciso balzo in avanti dell’integrazione tra evento ‘dal vivo’ ed evento ‘in streaming’, Lucca Comics & Games – Edizione Changes sia stata un successo. Un successo non tanto per il supposto milione di visualizzazioni o altre cifre indipendentemente non verificabili ma per la creazione e la messa in campo di una infrastruttura tecnologica non indifferente (e certo non economica) che pare aver superato efficacemente questa prima prova. Questa infrastruttura darà a Lucca Crea, non solo per Lucca Comics & Games, un deciso vantaggio su altri organizzatori che hanno scelto nel campo fieristico in generale di non fare analoghi investimenti. Anche io mi interrogo sul futuro del progetto Campfire che, pur in parte cortocircuitato dalla cooperazione con Amazon che ritengo sciagurata e dannosa per i negozi stessi, mi sembra una iniziativa molto valida e che dovrebbe probabilmente essere meglio calibrata, eliminando ciò che non funziona (ad esempio la possibilità di essere Campfire senza eventi di sorta), limitando il progetto ai soli negozi fisici, dando infine la possibilità a negozi della stessa provincia o almeno della stessa città di coordinarsi e magari lavorare insieme (tanto per esprimere alcune idee). Infine, sono convinto che la collaborazione instauratasi tra Lucca Comics & Games e Amazon sia solo agli inizi, che questo accordo sia destinato ad ampliarsi e che nel bene e nel male anche nell’ambito della fiera numero uno in Italia e in Europa la ingombrante presenza della multinazionale per cui la pandemia è una benedizione sia destinata a farsi sentire sempre di più. Spero, sia chiaro, di essere smentito…