Ciro Alessandro Sacco è stato il primo direttore editoriale della rivista Rune e collabora regolarmente con la sua attuale incarnazione che per lui (e altri membri del primo, epico team) è motivo di enorme soddisfazione!
 

Nell’ambito del cosiddetto ‘Rinascimento’ del gioco di ruolo che forse alcuni appassionati leggono in una chiave troppo ottimistica si segnala il ritorno di Rune, una storica rivista di lunga e difficile vita ma pochi numeri usciti (solo tredici). Contrariamente alla vulgata secondo la quale le riviste di carta sono ‘morte’, diffusa soprattutto tra le generazioni più giovani, la nuova squadra ha scelto la formula della carta stampata arrivando in sei mesi a due numeri usciti in formato mook (magazine book, in italiano rivista libro). Ecco quindi una intervista alla squadra redazionale composta (in ordine rigorosamente alfabetico) da Angelo Alvisi, Paola Giari, Luca Oleastri e Mirko Pellicioni.

Dopo l’esordio del numero 0 della seconda serie di Rune, una rivista leggendaria che non usciva da oltre vent’anni, avete realizzato il numero 1 per Lucca Comics & Games: che risposta ha avuto la rivista tra gli appassionati?

La ricezione della rivista da parte degli appassionati è stata incredibilmente positiva e ci ha sorpreso, non ci aspettavamo tanto interesse! Qualcuno, magari, è stato scoraggiato dal prezzo ma tutti ci hanno fatto i complimenti per l’idea, la qualità e l’estetica del prodotto! Moltissimi sono venuti al nostro stand cercando Rune e tanti altri avevano già una copia dello zero.

E quale è stata la reazione degli addetti ai lavori, editori e professionisti a vario titolo?

Non mi piace moltissimo parlare dei rapporti con il nostro settore, per rispetto degli altri. Possiamo solo dire che siamo tornati letteralmente a casa con materiale per i prossimi due numeri e che non c’è stato il tempo materiale di parlare approfonditamente con tutti quelli che hanno avuto interesse a farlo.

Molti hanno espresso interesse alla rivista chiedendo se sarà distribuita anche nei negozi (più o meno) specializzati: succederà?

Stiamo cercando accordi distributivi: giustamente i distributori volevano vedere il numero 1 e Lucca Comics & Games non è adatta a questo tipo di conversazioni. Avremo risposte più definitive nei prossimi giorni.

La rivista manterrà una non periodicità grosso modo semestrale o pensate di ‘infittire’ in qualche modo le uscite?

No, con alta probabilità rilasceremo del materiale consultabile gratuitamente online, diverso dal materiale ritrovabile nella rivista, ma non faremo altri numeri. Le uscite all’anno saranno solo due: una per Modena (numeri pari), una per Lucca (numeri dispari).

La rivista si qualifica come di ‘giochi di ruolo e da tavolo’ ma sui giochi da tavolo non è mai apparso alcunché: contate di rettificare questa situazione?

Per il numero 1 si è verificato un intreccio di questioni a motivo delle quali abbiamo deciso di far slittare il contenuto sui giochi da tavolo e concentrarci sul gioco di ruolo. Nel numero zero in realtà c’è qualcosina. Il numero 2 conterrà sicuramente qualcosa sull’argomento, sebbene ci siamo resi conto che, in realtà, il boardgaming in senso stretto rientri a fatica nella nostra rivista e ci concentreremo di più sulle nicchie quali wargaming e giochi di carte.

Potete già darci qualche piccola anteprima sui contenuti del numero 2?

Ci risulta sempre complicato dare anteprime, specialmente a sei mesi dall’uscita del numero, non si sa mai cosa può succedere. Vi possiamo dare tre anticipazioni: riprendendo il discorso di cui sopra, avremo un articolo su un gioco di miniature illustrato da Paolo Parente; apriremo poi una nuova rubrica dedicata alle interviste con gli artisti del nostro settore, abbiamo un paio di grossi nomi internazionali con cui potremmo cominciare; infine, vogliamo colmare una lacuna enorme della nostra rivista, ossia l’assenza di articoli firmati da sole donne!