Quest’anno anziché scrivere un solo lungo reportage faremo una serie di ‘mini reportage’ dedicati a vari aspetti dell’edizione 2022 della manifestazione, una scelta che speriamo sia apprezzata perché più breve e… digeribile!

LA MOSTRA PER I CINQUANT’ANNI DI ATARI di Mauro Caliendo e Ciro Alessandro Sacco

Lucca Comics & Games edizione 2022 ospita una retrospettiva dedicata all’iconico marchio Atari e al suo creatore Nolan Bushnell, due nomi iconici tra gli appassionati di videogiochi quanto TSR, SPI e Games Workshop tra i fan dei giochi hobbistici da collezione. Ovviamente abbiamo visitato la mostra (con un occhio velato di rispetto e nostalgia) ma le nostre aspettative sono andate deluse da più punti di vista. Innanzitutto lo spazio dedicato alla mostra era davvero piccolo e la luce soffusa (anzi, la penombra diffusa) forse lo rendeva più intimo, ma certo meno accogliente. Inoltre i pannelli esplicativi che avevano l’intento di descrivere vita e opere del padre dell’Atari (su un fondo scuro e caratteri piccoli, una combinazione che rendeva la lettura faticosa) presentavano già dall’inizio un errore clamoroso: Nolan Bushnell viene riconosciuto come “inventore dei videogiochi” . Bushnell ha tantissimi meriti e certamente ha portato in molte case il divertimento videoludico ma non fu l’Atari a inventare i videogiochi, nemmeno quelli casalinghi: il Padre dei Videogiochi fu Ralph H, Baer e la prima console per videogiocare, l’Odissey, fu prodotta dalla Magnavox (dove Baer lavorava) e non dalla Atari che prima perse una causa e poi fece un contratto di licenza proprio con Magnavox e Baer. Lo stesso Bushnell del resto dichiarò in un’intervista di non avere inventato i videogiochi, ma di averli commercializzati con grande successo.

Purtroppo il cuore della mostra (i giochi e i cabinati) ha rappresentato una delusione al pari della ‘spiegazione’ su chi fosse Bushnell. A parte un bell’esemplare di Atari 2600 contornato dalle cartucce migliori (anche di altre case come Activision) ma chiuso in una teca e non usabile (per quanto coreografico), la stanza presentava quattro cabinati giocabili ma non con i titoli più noti (niente Pac Man o Space Invaders). Ci siamo soffermati sul gioco in bianco e nero del basket uno contro uno, desiderosi di mettere di nuovo mano alla track ball, originale e forse unico esempio di controller ‘a sfera’. In conclusione: se si desiderano omaggiare indiscussi giganti come Atari e Bushnell (e i soci Alcorn e Dabney) è necessario organizzare una mostra degna per attenzione alle informazioni, varietà di materiali e impatto visuale, La proposta di Lucca Comics & Games non era nulla di tutto ciò: si può solo fare di meglio.