“Negozi in quarantena” è una serie di articoli dedicata a capire come i negozi (più o meno) specializzati in giochi stiano affrontando la crisi rappresentata dal coronavirus, la più spaventosa vissuta dal commercio al dettaglio dalla seconda guerra mondiale. Pubblicheremo contributi man mano che ci perverranno – se avete un negozio (più o meno) specializzato e volete partecipare alla serie, scriveteci!

Di Francesca Mondelli

La Grotta di Merlino è un negozio di giochi (e basta!) attivo a Brescia fin dal 1997. E’ importante specificare la nostra longevità non perché “vecchio è meglio”, bensì per comprendere che di eventi in questi venti anni ne abbiamo vissuti parecchi : trend del mercato prima esplosivi e poi implosivi, capovolgimenti nelle abitudini dei consumatori, lo sbarco di Amazon, i venditori di box di Magic a prezzi impossibili e, fra tutto, la crisi del 2008. Pensavamo, quindi, di esser preparati e invece…

Non abbiamo compreso subito cosa stesse accadendo, perché il nostro negozio ha in questi ultimi anni ampliato la sua vocazione sul mercato del gioco di ruolo e del collezionismo, direzione che ha comportato prevalentemente due cose: aumento del business online e drastica riduzione degli eventi (eliminando quelli legati a giochi di carte collezionabili) conservando solo la serata settimanale sui giochi da tavolo e ruolo. Essendo, quindi, parte degli acquisti online e non avendo più tavoli ‘permanenti’, non si sono mai verificate situazioni ‘a rischio’: le necessità di accorgimenti sono state modeste come contingentazioni sull’entrata senza che, però, ciò creasse malcontento fra i clienti.

Naturalmente la nostra serata di gioco da tavolo, ospitata in un locale amico della città, aveva iniziato a essere sempre più complessa da gestire, con tavoli distanziati e metratura da rispettare con la decisione di sospenderla che ci è dispiaciuta visto che noi, inevitabilmente, siamo giocatori. Il blocco totale dei locali ha poi reso superflua qualsiasi nostra decisione, salvo quella di ripartire nei tempi e nei modi che il governo deciderà.

Quando è partita la chiusura obbligatoria abbiamo subito pensato a come fare a raggiungere i nostri clienti bresciani rimasti a casa: l’idea della consegna gratuita per la città di Brescia è stata la prima idea, ma purtroppo siamo riuscita a comunicarla solo a chi seguiva i nostri social, perdendo (speriamo temporaneamente) una fetta di clientela per lo più familiare.

Per mantenere attiva la comunicazione sui social abbiamo anche aderito e partecipato al contest #comeinnegozio, contribuendo con due premi in palio, nell’intenzione di incentivare la condivisione di foto di gioco domestico e, quindi, far conoscere a un pubblico in quest’attimo molto sensibile a svaghi possibili nelle mura di casa questa possibilità. Purtroppo l’iniziativa non ha avuto un grande seguito, ma siamo comunque felici di aver partecipato.

Abbiamo valutato anche l’ipotesi di aprire un canale Discord, ma abbiamo potuto constatare che la creazione di una comunità è un processo fantastico e complesso: non avendo praticamente nessuna esperienza di gioco online, non ci siamo sentiti di improvvisare ma prenderemo in considerazione questa eventualità qual’ora vedessimo i tempi di ripresa allungarsi. A ben vedere avremo potuto affrontare meglio questo imprevisto, ma abbiamo comunque avuto modo di comprendere meglio alcune dinamiche e ripartire con le idee più chiare.

Alcune iniziative di solidarietà dei fornitori ci hanno davvero colpito positivamente, abbiamo particolarmente apprezzato che alcuni importanti fornitori abbiano concesso pagamenti più dilazionati mentre i famosi 600 euro, pur richiesti, non si sono ancora visti (ma non demordiamo!). Ci piacerebbe dire che anche la padrone dei muri del negozio abbia saputo dimostrarsi solidale!