La situazione dei costi diviene sempre più critica

Un numero sempre più grande di produttori di giochi per il mercato hobbistico, ma non necessariamente complessi a livello di regole, ha annunciato un aumento dei prezzi che in alcuni casi può essere molto significativo. Questo fenomeno non ha risparmiato naturalmente i creatori di progetti a finanziamento collettivo che si trovano anche ad affrontare le complessità e le spese legate alla Brexit (spesso si appoggiano a un centro di distribuzione con sede in Gran Bretagna per i sostenitori europei). L’aumento dei costi è legato a fattori quali il costo delle materie prime e l’enorme aumento delle spese di spedizione dei container dalla Cina (c’è chi parla addirittura del 500% in più rispetto al – oggettivamente assai problematico – 2020). Questa situazione ha portato alcuni produttori a spostare almeno parte della produzione in Europa portando quindi alla comparsa di indicazioni di produzione in Europa dell’Est, ci ha detto un addetto ai lavori.

Anche Hasbro e Mattel annunciano aumenti

In un articolo pubblicato dall’ottimo sito Icv2.com si scrive che la Hasbro ha ottenuto un ottimo risultato nel secondo quadrimestre per il ‘segmento’ Wizards of the Coast and Digital Gaming con oltre 406 milioni di vendite e un profitto di oltre 192 milioni di dollari. Anche Hasbro però ha annunciato un aumento dei prezzi allo scopo di mantenere i (notevoli) margini sulla sua produzione a causa dei costi legati alle materie primee in generale alla realizzazione dei prodotti, all’aumento dei costi di spedizione (“ocean freight up by a factor of four vs. a year ago”). In un articolo pubblicato da BBC News anche la Mattel, l’altro colosso del giocattolo con a catalogo marchi di prima grandezza come Barbie (i cui prodotti avrebbero segnato un aumento di vendite del 46% rispetto al secondo trimestre 2020) e Hot Wheels (aumento del formidabile 67%), avrebbe annunciato un aumento complessivo delle vendite del 40%. Nondimeno dopo essere riuscita a contenere l’aumento dei costo grazie alle sue dimensioni complessive (“We were able to leverage our size and partnerships that we have with our vendors and retail partners and mitigate some of these issues, so we did not have any impact on our business in the second quarter” avrebbe dichiarato l’AD della Mattel), anche il gigante ha annunciato aumenti: “We will be looking at increasing prices in the second half of [the] year” avrebbe aggiunto “We haven’t broken out [which products will be affected], but this is in response to some of the inflationary pressures,”.