Di Ciro Alessandro Sacco

Mancano pochissimi giorni alla nuova edizione di Play, la manifestazione che è leader tra gli eventi dedicati solamente al gioco in Italia, e la mattina del 31 agosto si è svolta la conferenza stampa di presentazione della nuova edizione della manifestazione alla presenza degli sponsor, delle autorità locali, del responsabile della società Modena Fiere (organizzatrice di Play) e del direttore culturale Andrea Ligabue (che ha definito Play “il solo grosso evento sul gioco in Italia”, affermazione che avrà fatto inarcare qualche sopracciglio soprattutto in Toscana…). Una trentina tra giornalisti e commentatori (noi compresi) ha partecipato all’evento e non sono mancati anche alcuni espositori.

I numeri di Play 2021

Il direttore di Modena Fiere ha affermato che ad oggi si sono registrate tra le 15 e le 16mila prenotazioni ma che “molte migliaia” di prenotazioni stanno affluendo ogni giorno e che la speranza è di avere “decine di migliaia” di partecipanti e raggiungere il “tutto esaurito”. La risposta degli espositori (grandi, medi e piccoli) è stata “entusiasta”, ha detto Ligabue, non solo come numero ma anche come dimensione degli spazi espositivi, sottolineando che gli espositori hanno manifestato “affezione” nei confronti della fiera. Saranno quindi ben novecento i tavoli a disposizione dei visitatori/giocatori, sia nelle aree espositive che in quelle gestite direttamente dalle associazioni cooperanti per offrire un’ampia scelta. I numeri di Play sono ora sufficienti a permettere a Modena Fiere di chiedere il riconoscimento di ‘fiera internazionale’, fatto che consentirebbe di ottenere vantaggi ed incentivi di legge agli espositori che presenzino alla fiera. Il direttore di Modena Fiere ha anche detto che Play 2021 è stata organizzata molto in fretta dal momento che rispetto al normale tempo di un anno l’edizione 2021 è stata preparata in “quattro mesi, un tempo molto corto” ma che era indispensabile attendere il via libera del governo per poter avviare il lavoro preparatorio.

Play e operatori del settore

Anche quest’anno, interpellato da noi in merito, Play avrà momenti di confronto e discussione tra operatori del settore ci ha risposto Ligabue. Il programma di questi incontri, riuniti sotto l’etichetta Play Trade, non è però al momento visibile sul sito della fiera “anche data la natura di questi incontri”. Gli espositori tuttavia avrebbero avuto una reazione “tiepida” all’idea del programma Play Trade nel 2021. La sola parte visibile di Play dedicata ai negozianti, il programma Play Partner, non sembra aver riscosso un grande consenso visto che conta due soli negozi ‘indipendenti’ presenti oltre che la presenza di una catena di negozi ‘specializzati’. Non mancheremo comunque, se avremo modo di vedere il programma di questi eventi o di parlare con chi vi partecipi, di riferirne nel nostro reportage.

I Miti di Cthulhu “non sono abbastanza conosciuti” da farne un evento

Nuovamente interpellato da noi in merito all’assenza di qualsiasi evento dedicato al quarantesimo anniversario del gioco di ruolo Il Richiamo di Cthulhu, la prima declinazione ludica degli universi creati dallo scrittore statunitense H.P. Lovecraft, Ligabue ha risposto che lui e il suo staff erano “bene a conoscenza” di questa data. Tuttavia, dagli espositori sarebbero mancate richieste e proposte in merito all’organizzazione di iniziative mirate (non sorprendente visto che Raven Distribution, editore italiano del gioco, sarà assente da Play 2021) e che “solo loro avrebbero avuto i materiali necessari” per un evento celebrativo. Nondimeno ci saranno tavoli per giocare a Il Richiamo di Cthulhu durante la fiera, aggiungendo che comunque l’universo di Lovecraft è troppo poco noto al grande pubblico per farne un evento (evocando un parallelo con i cento anni del Nobel ad Albert Einstein che Play non celebra).

Un’occasione mancata

Non volendo sottrarre tempo a domande di altri non abbiamo risposto a quanto detto da Ligabue nella conferenza, ma lo facciamo qui: gli universi fantastici di H.P. Lovecraft e dei suoi epigoni hanno avuto e hanno tuttora una grande influenza nel cinema, nella televisione, nella narrativa e nel fumetto e nel Programma Completo non mancano certo eventi dedicati a fenomeni con un profilo assai più modesto di quello dei Miti di Cthulhu. Inoltre, il filone dei giochi tratti da questo universo è tra i più ampi e popolari del nostro settore. Infine, pare davvero poco credibile che nella fitta rete dei contatti degli organizzatori di Play non figurino collezionisti ed esperti in grado, quantomeno di organizzare una tavola rotonda o qualche altro tributo. Un’occasione mancata per la manifestazione numero uno dedicata al gioco in Italia, spiegata in modo per noi assai poco credibile.