Nel quadro degli anniversari ludici che da sempre stanno a cuore a Infoludiche e alla testata sorella Dungeon Master Magazine si parla in genere di giochi, autori e case editrici. Questa volta però vogliamo parlare della catena di negozi Città del Sole, nata nel 1972 dall’idea dell’imprenditore Carlo Basso (scomparso nel 2013 all’età di 75 anni). Città del Sole è stata la prima catena italiana di negozi a proporre sugli scaffali i ‘nuovi giochi’ che provenivano dagli Stati Uniti, prima i giochi di simulazione e successivamente i giochi di ruolo. Si tratta di due categorie di giochi che rispondevano perfettamente ai requisiti tracciati dal fondatore della catena: giochi creativi, giochi ‘speciali’ che non erano facile da reperire, giochi di qualità. Naturalmente non era la sola catena Città del Sole a trattare questo genere di giochi, sempre negli anni ’70 prenderà vita una catena Centro Gioco Educativo/Games Centre/I Giochi dei Grandi a partire dal primo negozio di Torino, più vari negozi ‘indipendenti’ (indimenticabile I Giochi dei Grandi di Fernando Ferrari). Tuttavia, è indubbio il suo contributo alla diffusione del gioco hobbistico grazie alle decisione di trattare prodotti difficili e spesso solo in inglese, nonché il divenire, quantomeno a Milano, un vero punto di riferimento per gli appassionati di gioco in generale. Se ne scorge traccia ad esempio nei numeri della rivista Pergioco nei primissimi anni ’80 (con segnalazioni di tornei di giochi di simulazione e di Go patrocinati anche dalla locale sede Città del Sole). Inoltre, molti che diverranno addetti ai lavori devono la ‘scoperta’ dei giochi hobbistici proprio a questa catena di negozi, ad esempio il compianto Roberto Flaibani (co fondatore del negozio Strategia & Tattica e della rete Agonistika, ad esempio, nonché editore del saggio In Principio Era Il Drago). Nel numero 0 della rivista Giocare L’Avventura racconta infatti della sua visita a un negozio locale dove acquista Business Strategy (gioco dell’Avalon Hill) e una scatola di una ditta a me sconosciuta, la TSR, con un curioso disegno un po’ naif di un mago che brandisce la sua bacchetta contro un drago appollaiato su di un tesoro”. Si tratta naturalmente del Basic Set di Dungeons & Dragons di Tom Moldway. Da allora l’interesse della catena per il gioco hobbistico ha avuto i suoi alti e bassi fino all’attuale momento di importante impegno (naturalmente variabile da sede a sede) grazie alla raggiunta popolarità del gioco da tavolo. Un ringraziamento d’obbligo a un grande pioniere e complimenti ad una grande realtà.