Dopo una lunga lotta con la malattia si è spento Piero Cioni, autore di giochi di ruolo, tavolo e videogiochi che dal 2016 si era trasferito in Germania per lavorare alla software house Ubisoft. L’esordio di Piero Cioni come autore (dopo una lunga ‘militanza’ fra le associazioni ludiche della sua Bologna) è con ogni probabilità nel 1994 quando (insieme a Barbara Chies e Mirko Caruccio) crea Ammo, un gioco di ruolo di fantascienza ambientato in una Kyoto del 2030 dove demoni da un’altra dimensione vengono combattuti e contenuti grazie a formidabili armature potenziate. Il gioco venne edito da Planetario ed è al momento assai difficile da trovare. Dopo questa esperienza ruolistica Piero si dedicò alla creazione di giochi da tavolo e carte, oltre che a quella di videogiochi, con titoli noti quali Magestorm, Shark Park, Dakota e World Monuments anche se non sempre di grande esito commerciale. La sua scomparsa ha destato grande impressione nell’ambiente del gioco italiano con moltissimi autori, professionisti e non, uniti nel rammarico per la sua perdita.