Lo straordinario successo della vendita dei biglietti per l’edizione 2021 di Lucca Comics & Games, 80mila assegnati e tutto esaurito in una manciata di giorni, ha da una parte riempito di soddisfazione gli organizzatori: la presidente di Lucca Crea, Francesca Fazzi, ha dichiarato al quotidiano La Nazione: “un bellissimo entusiasmo che non era assolutamente da dare per scontato in un anno ancora denso di incertezze”. Dall’altra però ha generato anche problemi: la straordinaria velocità con cui i biglietti sono stati venduti infatti ha aperto la strada al fenomeno del bagarinaggio con gruppi Facebook pieni di persone in cerca di biglietti e un abbonamento di due giorni messo in vendita a duecento euro; è partita anche la corsa di parte dei lucchesi (lodati dal sindaco Tambellini per la loro “accoglienza”) ad affittare camere o appartamenti a prezzi estremamente alti (ad esempio novanta euro a notte per una camera matrimoniale); infine, il temuto rischio di vedere arrivare migliaia o decine di migliaia di visitatori senza biglietto a riempire piazze e vie nella speranza di poter ‘trovare’ un biglietto da qualche bagarino o vedere ‘qualcosa’. Una prospettiva che ha già messo in allarme rosso Lucca Crea con la presidente Fazzi a dichiarare più volte, ad esempio al quotidiano Il Tirreno, che “non ci saranno eventi pubblici fruibili da chi è sprovvisto di ticket” e che in caso di particolare affollamento nelle piazze si introdurrà il numero chiuso. Se tuttavia consideriamo che queste notizie sono state pubblicate dalla sola stampa locale e che comunque il 90% del pubblico interessato a Lucca Comics & Games non legge alcun quotidiano o rivista, Lucca Crea ha di fronte a sé una impegnativa campagna di dissuasione sui social per evitare, se non il peggio, quanto meno il pessimo.