Il mese di dicembre, tradizionalmente il più importante nel commercio sia per i rivenditori di ogni genere che, naturalmente, per i produttori è arrivato ma, altrettanto naturalmente, questo dicembre 2020 è diverso da ogni altro dicembre a causa – va da sé – della pandemia e delle restrizioni poste in essere per combatterla. Per cercare di capire quali siano le prospettive e le opinioni sul Natale 2020 da parte di due dei pilastri del settore del gioco hobbistico, negozianti e produttori/distributori, abbiamo raccolto una serie di idee e commenti tra queste due categorie che pubblichiamo in due articoli distinti. Questa è la seconda parte della nostra inchiesta ma potete leggere la prima parte qui (“LA NOSTRA INCHIESTA SUL NATALE 2020: IL PARERE DEI NEGOZIANTI”). 

Anche per i produttori (quasi sempre anche distributori, di loro stessi e di editori terzi) il 2020 è stato un anno davvero complesso, naturalmente a causa della pandemia che nella cosiddetta ‘prima ondata’ ha portato a un blocco delle uscite quasi generalizzato in concomitanza con la chiusura obbligata dei negozi. Tuttavia, va ricordato che i produttori/distributori affrontano le problematiche legate al Covid con una sempre maggiore enfasi sull’e-commerce sia direttamente (con la vendita diretta dai propri siti o da piattaforme terze, anche creando veri e propri negozi sulle piattaforme stesse), cercando di ampliare la distribuzione a canali sempre nuovi (supermercati, librerie…) e perfino (in un numero crescente di casi) appoggiandosi alle associazioni che raccolgono un pubblico tanto appassionato quanto sensibile al prezzo. Abbiamo quindi chiesto a un certo numero di editori/distributori le proprie previsioni ed ecco i pareri che abbiamo raccolto.

In generale, si registra una certa fiducia nei risultati di vendita che si calcoleranno alla fine del fondamentale periodo natalizio come ci dicono editori grandi, medi e piccoli quali Horrible Games (“ci aspettiamo un Natale che non deluderà le aspettative, caute ma ottimistiche, che ci siamo costruiti”), Asmodee Italia (“guardiamo al Natale e oltre con fiducia”), Ghenos Games (“nonostante tutto quest’anno sta andando bene, se si allenteranno le restrizioni faremo un grande Natale”), Serpentarium Games (“speriamo che vada come tutti gli anni!”), Need Games (“pensiamo di migliorare il fatturato del dicembre 2020 rispetto al dicembre 2019”) e DV Giochi (“contiamo di chiudere con un segno +”).

C’è anche però chi preferisce – forse scaramanticamente – non fare previsioni, esprimendo auspici generici come Pendragon Game Studio (“la nostra speranza è quella di vedere risolta al più presto la situazione riguardante il contagio”), Giochi Uniti (“la speranza è che il settore del gioco da tavolo registri una crescita”) e 3 Emme Games (“ci auguriamo che le vendite nel periodo natalizio possano rispettare gli standard degli scorsi anni”).

D ribadire, anche nel campo del gioco hobbistico, la sempre più grande importanza dell’e-commerce che grazie alla pandemia ha bruciato le tappe di sviluppo: secondo un rapporto di Casaleggio Associati nel 2018 “nel primo quadrimestre del 2020 i servizi di e-commerce sono stati usati per la prima volta da 2 milioni di italiani, (…) contro i 700 mila dello stesso periodo del 2019”. Molti degli editori intervistati quindi hanno sottolineato la grande importanza di questo canale come Acchiappasogni (“vendita online: i nostri prodotti pare stiano andando molto bene”), edizioni Librarsi (“si andrà verso un Natale online”), ancora DV Giochi (“la crescita più importante, addirittura in tripla cifra, si registra sugli shop specializzati online”) e Wyrd Edizioni (“crediamo possibile un aumento ancora più rilevante delle vendite online, almeno nel periodo pre e post natalizio”).