caredio_francescoFrancesco Caredio, presidente della Lucca Comics & Games srl, ha rilasciato una intervista al quotidiano on line lucchese Lo Schermo in cui si discute del risultato dell’edizione 2015 e si accenna anche all’edizione 2016. Nel corso dell’intervista Caredio parla del calo di ingressi (Abbiamo perso circa 25 mila visitatori paganti”), delle discussioni in città sul ‘fenomeno calante’ dei Comics (“non sono d’accordo. Credo anzi che quest’anno la manifestazione abbia raggiunto l’apice della sua maturità”), del fenomeno dei temporary store ( in molti casi non si può dire che questo giovi all’immagine della città e dei Comics”) con un accenno a ‘liste nere’ di espositori non più ammessi ( per motivi comportamentali, abbiamo deciso di allontanare alcuni venditori dagli stand”) e anche l’idea di ampliare il settore dei videogiochi (Ho sentito parlare della zona dell’ex vivaio Testi: potrebbe essere una soluzione, in modo da allargare ulteriormente l’area dedicata ai videogiochi lasciando più libera la zona della stazione e di conseguenza il padiglione dei Games al Balilla”). Nondimeno i malumori di precisi e influenti settori economici, soprattutto alberghiero e ristorazione, devono essere davvero forti come si nota da questo commento pubblicato sul quotidiano La Nazione – Edizione di Lucca in cui si criticano con forza alcune scelte come numero chiuso (“Il numero chiuso voluto pare principalmente dal Comune (…) si temeva che potesse scoraggiare. E così è stato”), la presenza dei negozi temporanei (“mancato pugno duro dell’amministrazione”) e si lamenta il calo degli incassi (“il volume di affari di ristoranti, bar e negozi sarebbe calato almeno del 20 per cento e in alcuni casi del 30”) per chiudere con quello che potrebbe essere letto con un ammonimento alla giunta comunale e agli organizzatori: “Il 2016 sarà infatti l’anno del cinquantenario della manifestazione: e fallire è vietato, così come perdere per strada, magari per scelte affrettate e sbagliate, altri paganti e visitatori”. Un articolo che richiama  il commento ufficiale della Confesercenti di Lucca che pur non lesinando lodi lascia chiaramente trasparire l’irritazione per il numero chiuso e anticipando che le edizioni 2016 e anche 2017 dovrebbero essere di cinque giorni afferma “consentendo così di evitare l’introduzione del tetto massimo giornaliero di biglietti in vendita”. Un malumore certamente di grande rilievo, calcolando che nel 2017 il comune di Lucca andrà al voto amministrativo (fotografia tratta da GoNews.it).