playL’edizione 2017 di Play si è conclusa con un grande successo che testimonia il momento felice che il mercato ludico italiano, sulla scia dei principali mercati internazionali, sta vivendo. L’organizzazione ha dichiarato di aver avuto oltre 35mila presenze (ma questa cifra, al solito, non è verificabile indipendentemente) e tutti gli addetti ai lavori con cui abbiamo parlato concordano nel definire Play un ottimo risultato, il migliore di sempre dal punto di vista delle vendite (un espositore ha dichiarato di aver emesso uno scontrino ogni due minuti in media) e dell’afflusso del pubblico. Le strutture della fiera di Modena si sono anche rivelate all’altezza della situazione e anche l’elemento ‘delicato’ per eccellenza, i bagni, ha mantenuto un livello più che adeguato. Anche la parte ‘culturale’ è stata rafforzata con incontri e seminari che hanno riscosso un notevole successo: un esempio è l’incontro per presentare l’edizione italiana della quinta edizione di Dungeons & Dragons.  L’ampliamento a un nuovo padiglione sembra aver mantenuto un livello accettabile di vivibilità (anche se al solito i tavoli dimostrativi degli espositori si sono riempiti in fretta) e anche gli eventi in città avrebbero ottenuto un notevole riscontro. Di fronta a una Lucca Comics & Games sempre più ‘transmediale (con un allargamento costante in direzione di cinema, televisione, narrativa, illustrazione e perfino YouTubers), sembra che l’Italia abbia un nuovo evento capitale del gioco.