Nel mare magnum di incontri, conferenze, seminari ed eventi che hanno piacevolmente anche questa edizione di Lucca Comics & Games abbiamo partecipato in particolare a due dei seminari Educational coordinati da Andrea D’Urso. Il primo è stato dedicato alla tutela del diritto d’autore nel settore del gioco e ha visto la partecipazione di Spartaco Albertarelli, Emiliano Sciarra, Andrea Angiolino, Giacomo Sottocasa (in doppia veste quanto mai indispensabile di avvocato e autore) e Fabrizio Paoli come moderatore. Il quadro che è uscito dalla conferenza non è molto incoraggiante in merito alla tutela degli autori e perfino degli editori, sia in Italia che all’estero nel caso di violazioni compiute da editori stranieri. Sono stati fatti esempi di non solo plagi di regolamenti di giochi, anche da parte di editori assai famosi e con licenze di primissimo piano, ma anche di cloni non (ovviamente) autorizzati di giochi bestseller e perfino intere edizioni pirata di giochi in altre lingue senza che l’editore italiano e l’autore ne fossero informati. Oltre però a mettere in luce la grandissima difficoltà, sia per questioni giurisprudenziali che economiche, di tutelare gli autori, il dibattito ha anche messo alla luce la mancanza di una definizione di gioco condivisa e su cui poter fare pressione per ottenere una tutela legale e, in un certo senso, fare lobbying. Non avere una chiara e comune definizione di cosa sia un gioco è ovviamente un ostacolo, con relatori che hanno sottolineato come sia complesso relazionarsi con autorità ed enti senza sapere di cosa esattamente si richieda la tutela. Il secondo seminario, curato da Emanuele Manco di Fantasy Magazine, ha invece avuto come oggetto il come scrivere per un newsmagazine Internet dedicato al fantastico con la discussione di argomenti quali il rapporto con gli uffici stampa e le aziende che ‘producono’ notizie (in genere come comunicati stampa ma non solo), la verifica delle fonti, il modo per apparire nei motori di ricerca, l’uso e l’abuso delle parole chiave e molto altro ancora. Si è anche dibattuto del rapporto tra siti e riviste ed operatori economici, sui possibili rischi  di autocensure per non perdere un rapporto più o meno privilegiato, come gestire correttamente potenziali scoop e voci più o meno affidabili. Un incontro decisamente valido e che molti curatori di siti e blog avrebbero dovuto frequentare.