Andrea D’Urso è un membro ‘anziano’ dello staff di Lucca Games e si occupa di coordinare il settore educational della manifestazione e di seguire specificamente uno degli Ospiti d’Onore, Jason Bulmahn (il creatore del popolarissimo Pathfinder). Abbiamo quindi scambiato due parole con lui…

Parlaci del programma Educational di quest’anno…

Il programma è ancora più vasto dello scorso anno e ho introdotto una lista di attesa perché in alcuni incontri ho chiuso le iscrizioni dopo una settimana grazie a una grande affluenza. Abbiamo avuto già metà dei seminari tra cui con ospiti internazionali come Wayne Reynold che ha tenuto due incontri. Lo scorso anno avea fatto Armi & Armature, quest’anno Mostri Fantasy e Personaggi Fantasy. Tutti gli incontri sono da quindici persone, a prescindere dall’ospite, ma in alcuni casi – di concerto con i relatori – sono passato a venti. Ron Edwards ha fatto un incontro con un sunto dell’esperienza del forum The Forge e adesso è in corso quello sul suo stile di creazione di giochi legati ad eventi reali e storici.

Qual’è la chiave per il successo di un seminario Educational di Lucca Games?

La chiave del successo di un seminario è un tema: ho visto seminari non troppo affollati pur avendo ospiti di fama e incontri con relatori meno noti che però hanno fatto un grande effetto grazie al tema trattato. Mi piacciono anche gli ospiti che introducono novità: ad esempio ad Angelo Montanini si deve un incontro sulla Moda Fantasy, contaminando due generi apparentemente così distanti come la moda e il fantastico. Il seminario bomba è stato quello di Emanuele Tenderini, un autore che ha spiegato le tecniche per realizzare fumetti digitali leggibili su tablet. Questo nuovo mezzo richiede una creazione dedicata e non un semplice adattamento di tecniche note. Joe Dever infine, ma gli incontri di cui parlare sarebbero tantissimi, organizza oggi un seminario sul videogioco di Lupo Solitario di prossima uscita creato da una software house italiana, Forge Replay: è un gioco per PC…

Parlaci del ‘tuo’ ospite d’onore: che tipo è e in che iniziative è stato coinvolto?

Jason Bulmahn è un ex architetto che ha scoperto la potenza della rete per creare il gioco diffondendo in Rete le varie versioni e aspettando i commenti dei giocatori, arrivando a realizzare Pathfinder. Questo lavoro ha consentito di ottenere un enorme successo di pubblico, ben superiore alla quarta edizione di Dungeons & Dragons. Una curiosità: il nome di lavoro di Pathfinder in fase di creazione era progetto Mon Mothma per sfruttare quello che molti ritengono il clamoroso autogol Wizards of the Coast con la quarta edizione di Dungeons & Dragons. Ogni riferimento a Guerre Stellari, all’Impero Galattico non è casuale. Jason Bulhman ha avuto un grande riscontro con le sessioni di gioco e domani ci sarà una grossa novità: per la prima volta un autore spiegherà non come lui crei un gioco, ma porta un manuale in fase di creazione su cui lavorerà insieme ai partecipanti che si impegneranno alla riservatezza.