Chessex è una delle principali aziende mondiali che producono dadi e i suoi prodotti sono molto diffusi in Europa e negli Stati Uniti grazie al vasto assortimento e alla presenza di linee di dadi dal prezzo economico come gli opachi e i trasparenti (ma non mancano linee ‘premium’ da 13 euro al set). A Lucca Games Chessex aveva un proprio stand dove abbiamo scambiato due parole con il titolare della ditta, giunto quasi direttamente dalla celeberrima fiera di Essen. La ditta americana ha recentemente aperto due succursali europee, in Gran Bretagna (per le vendite in sterline) e in Germania (per le vendite in euro). Il titolare della ditta ci ha detto che Lucca Games è una ottima manifestazione ed è più facile lavorarci rispetto a Essen dove vendono certamente più dadi e hanno uno stand grande il doppio di quello di Lucca Games (comunque di tutto rispetto). Interpellato sulla differenza tra manifestazioni europee e americane, ci ha detto che in gran parte sono le stesse, ma lo ha colpito il fatto che mentre negli Stati Uniti le aree demo e torneistiche tendono a essere concentrate tutte insieme, in Europa spesso sono parte degli stand degli espositori. Un’altra cosa rimarcata è che in Europa le manifestazioni sono più lunghe (si parla sia di ore che giorni) rispetto a quelle nordamericane che evidentemente conosce molto meglio. In realtà, ci ha detto, il margine di profitto della ditta nel partecipare alle manifestazioni è modesto (in media l’8%), ma è indispensabile per fare conoscere i propri prodotti e generare un passaparola positivo. Lucca Games, ci ha anche confidato, ha uno staff molto disponibile e prontissimo a dare una mano, cosa che ha reso tutto certamente più facile per una ditta americana ‘in transferta’ anche se il materiale dello stand non arriva dagli Stati Uniti ma dalla Germania dove hanno un piccolo magazzino apposta per gli eventi europei (la Chessex partecipa anche a manifestazioni in Francia e nel Regno Unito, ma non ha ancora tentato nulla nell’Europa orientale). Nel complesso la Chessex si è detta molto soddisfatta di Lucca Games, pur ammettendo che non parteciparebbe alla fiera toscana se non ci fosse l’evento di Essen a distanza ravvicinata. Il quarto e ultimo giorno, lo diciamo con un certo dispiacere anche se lo staff e gli organizzatori (dal vicedirettore in giù) parevano esausti, è stato letteralmente bersagliato dalla pioggia ma questo non ha frenato un buon numero di appassionati che ha riempito (anche se non al livello di venerdì e sabato) piazze e vie della città (oltre che naturalmente il padiglione Carducci). Generale soddisfazione degli espositori, anche se qualche borbottio non è mancato: Federico Dumas di Red Glove ci ha detto che non capiva perché dovesse avere uno stand grosso in una manifestazione “per tre quarti dedicata ai videogiochi” aggiundo che il prossimo anno avrebbe puntato sullo stand ‘base’ 3×3. Altri, come Raven, hanno lamentato danni provocati dalla pioggia davvero torrenziale. Gli organizzatori hanno diffuso i numeri (non verificabili indipendentemente) relativi all’edizione 2010 per cui hanno annunciato la presenza di ben 135mila persone: non sappiamo se il numero fosse effettivamente quello, le fiere hanno spesso la tendenza all’iperbole, ma possiamo dire con certezza che i visitatori erano tanti, gli espositori (anche i più severi) soddisfatti e il successo davvero ampio.