Nela giornata di ieri, come avevamo già anicipato nella quarta parte del nostro reportage, Gioconomicon ha organizzato il primo di due incontri “Gioconomicon Talks”, questo dedicato allo stato di salute del mercato nostrano, moderato da Riccardo Vadalà. Accolto da qualche borbottio da parte degli editori non invitati all’evento, a nostro modo di vedere si è rivelato decisamente interessante e ingiustamente penalizzato dallo sfondamento dei tempi dell’incontro precedente (15 minuti di ritardo sui 45 minuti previsti dal programma!). Gli intervenuti (Giochi Uniti, Wizards of the Coast, DV Giochi, Editrice Giochi, Asterion Press, Nexus Games International) hanno in primis sostanzialmente convenuto che lo stato di salute del gioco, soprattutto del gioco da tavolo, è positivo: Editrice Giochi ha parlato di “stabilità”, Asterion Press di “un mercato del gioco di ruolo in controtendenza” mentre DV Giochi ha successivamente rimarcato la “inflazione di titoli”. La domanda sul rapporto tra autori italiani ha a sua volta prodotto una sostanziale identità di vedute sul rapporto continuo tra autori e i vari editori, anche se NGI ha sottolineato che “non esistono pregiudiziali” mentre sia Asterion Press che DV hanno rimarcato che in Italia “ci sono molte idee” ma che per arrivare alla realizzazione del prodotto finito occorrono “molto tempo e molte risorse”. Giochi Uniti ha comunicsato di stare lavorando ad acuni giochi nuovi con autori italiani mentre EG ha detto di afidarsi sostanzialmente a un solo “autore molto conosciuto” (il riferimento è a Spartaco Albertarelli) che segue le linee e cerca titoli all’estero per sottoporli al colosso milanese. Altra domanda che ha riscosso una sostanziale unanimità di veduite è stata quella relativa all’importanza del circuoito specializzato e alla ricerca del ‘mercato di massa’. Tutti gli operatori hanno sottolineato l’importanza del mercato specializzato, perfino EG (un nome che in genere non si ssocia a questo tipo di canale di vendita) ha rimarcato che “il canale specializzato è ancora indispensabile” . NGI ha puntualizzato di credere di più come spazio di crescita al “canale del giocattolo specialistico” (menzionando esplicitamente la catena Città del Sole) e perfino alle librerie mentre Asterion Press ha sottolineato la necessità di crearsi la propria distribuzione “perché in Italia non è possibile fare altrimenti”.