a2Come si capisce già dal nome Mantova Comics & Games ambisce, come tantissime altre manifestazioni italiane, a porsi sulla scia ideale di Lucca Comics & Games, l’evento che vanta davvero innumerevoli tentativi di imitazione, mai peraltro riusciti. Sebbene quindi idealmente Mantova abbracci tutti i generi di cultura cosiddetta ‘pop’ (giochi, videogiochi, cinema, televisione, fumetto, cosplay…) all’atto pratico il gioco occupa nello spazio della manifestazione un posto assai limitato. All’edizione del 2014 partecipava un solo editore di giochi, Asterion Press, oltre alla Vincent Books che portava il secondo volume della nuova edizione di Lupo Solitario alla presenza di Joe Dever in persona (ormai una presenza abituale in Italia). Immancabili ma apparentemente non frequentatissimi i tornei di Yu Gi Oh e di Magic mentre sul piano del gioco da tavolo e di ruolo – ad esempio – nulla si muoveva – a parte nello stand Asterion Press. Non mancavano negozi (più o meno) specializzati, ma è evidente che la principale attrazione della manifestazione sono il fumetto (in special modo giapponese e sorprendentemente americano mainstrem) e il cosplay, con la bizzarra trovata dell’arena del wrestling (che ha suscitato curiosità e divertimento). Presente anche Richard Hatch di Battlestar Galactica, anche se le foto autografate a venti euro non sembrano aver riscosso molto interesse. Sul piano del fumetto la presenza di editori, sebbene non grandissima, era comunque di discreto livello con (ad esempio) Panini Comics, Star Shop, Free Books, Renoir e varie realtà piccole che cercavano vendite… e visibilità. Numerosi i negozi, con una presenza significativa di realtà impegnate unicamente nella vendita di abiti (soprattutto per cosplay), gadget ‘giapponesi’, cibo (con un piccolo stand dedicato al famoso ramen duramente penalizzato dalla mancanza di bollitori…) e altro che poco ha a che vedere con il fumetto, Ma la fiera è anche questo. Le offerte non mancavano, specie dei negozi (i volumi 1 e 2 de La Fortezza di Sfar a otto euro in versione cartonata Magic Press ade sempio) ma rispetto allo scorso anno meno numerose e… tentatrici: questo potrebbe essere un risultato della migliore situazione economica delle fumetterie e degli editori rimasti oppure la riduzione del magazzino di stock in liquidazione a livelli modesti (il maggiore ‘ottimismo’ era ad esempio rivelato dalla presenza di un ‘cestone’ che proponeva a dieci euro mazzi di Magic, Pokemon e perfino Huntik). Il pubblico era numeroso, dall’età media abbastanza bassa (tra i 15 e 20 anni) e apparentemente soddisfatto della manifestazione che vanta, oltre a strutture di prim’ordine (un palazzetto modermo, grandi parcheggi adiacenti…) anche la possibilità di mangiare decentemente a un prezzo ragionevole. Probabilmente però parte del pubblico non avrà gradito la eliminazione del biglietto scontato previa operazione on line, forse specchio della necessità di ossigenare i bilanci di una manifestazione che voci periodiche danno in qualche affanno (ma che puntiualmente si ripresenta). Gli incontri, quasi tutti legati al fumetto (inteso nel senso più ampio con sessioni di autografi, incontri con editor, con case editrici…) ma non mancava sabato un incontro con Joe Dever che presentava “l’edizione deluxe dell’avvincente saga fantasy Lupo Solitario”  (si ha l’impressione che i curatori del sito abbiamo pensato a una serie di romanzi). Che dire? A chi scrive comunque l’evento è piaciuto e certamente tornerà anche nel 2015.